Nel corso del Consiglio Episcopale Permanente della CEI svoltosi a Roma dal 10 al 12 marzo, i vescovi si sono “confrontati sull’altissima vocazione della politica e sull’importanza di quegli spazi di riflessione, di dialogo, dove i cattolici possono riconoscersi e grazie ai quali si possono formare personalità capaci di stare nell’agone politico con dignità e coerenza”.
Lo si legge nel comunicato finale. Il coinvolgimento registrato alla Settimana sociale di Trieste e le varie iniziative che da quell’esperienza hanno preso vita o forza – viene sottolineato dai presuli – dimostrano l’interesse di molti esponenti delle istituzioni nazionali e delle amministrazioni locali ad un agire politico animato dalla Dottrina sociale della Chiesa.
Per i vescovi, si tratta di “un segnale positivo, soprattutto rispetto alla nota disaffezione dei cittadini alla partecipazione alla vita politica e all’astensionismo crescente. Per questo, è stato rinnovato l’invito a promuovere la partecipazione alla vita democratica attraverso le Scuole di formazione all’impegno socio-politico; a favorire la formazione alla Dottrina sociale della Chiesa; a sostenere la pastorale sociale nelle Chiese locali”.
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