Di Paolo Morocutti

La Chiesa ha una visione generalmente favorevole nei confronti delle cure palliative, considerando tali cure come un modo compassionevole e rispettoso di prendersi cura delle persone che affrontano malattie terminali o dolore cronico.

Il magistero della Chiesa sottolinea il valore intrinseco della vita umana e ritiene che ogni fase della vita, compresa quella terminale, debba essere rispettata e vissuta con dignità. Le cure palliative vengono viste come un mezzo per rispettare tale dignità. Le cure palliative sono considerate un modo per alleviare la sofferenza fisica e psicologica dei malati, un aspetto importante nel contesto della compassione e dell’amore cristiano. La Chiesa supporta l’uso della medicina per mitigare il dolore, anche se ciò potrebbe avvicinare la fine naturale della vita, purché l’intenzione principale non sia quella di causare la morte.

La Chiesa, inoltre, distingue chiaramente tra cure palliative, eutanasia e accanimento terapeutico. Mentre si oppone all’eutanasia e all’accanimento terapeutico, appoggia invece un approccio che privilegi il comfort e la qualità della vita del paziente terminale attraverso le cure palliative. Le cure palliative dovrebbero includere anche un supporto spirituale per il paziente e la sua famiglia, riconoscendo l’importanza della spiritualità nell’affrontare la sofferenza e la morte. La teologia promuove un approccio alla salute che non riguarda solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. Le cure palliative si inseriscono perfettamente in questo quadro, poiché mirano a fornire un supporto complessivo al malato terminale, incluso il sostegno psicologico e spirituale, in linea con l’idea cattolica di prendersi cura della persona nella sua interezza. Il magistero insegna che non è necessario utilizzare tutti i mezzi tecnologici a disposizione per prolungare la vita quando questi non apportano un beneficio significativo alla qualità di vita del paziente. Le cure palliative offrono una via alternativa che evita l’accanimento terapeutico, rispettando il naturale decorso della vita. Fornendo sollievo dal dolore e dagli altri sintomi debilitanti delle malattie terminali, le cure palliative sono viste come strumenti che proteggono e promuovono la dignità umana. Secondo la dottrina cattolica, è dovere morale alleviare la sofferenza quando possibile, e le cure palliative giocano un ruolo cruciale in questo.

La Chiesa sostiene che ogni vita ha un valore intrinseco e deve essere accompagnata con amore fino alla conclusione naturale. Le cure palliative sono in linea con questo insegnamento poiché non cercano di accelerare o ritardare artificiosamente la morte, ma di gestire il dolore e offrire supporto durante il processo naturale di morte. Inoltre, diversi documenti del Magistero e dichiarazioni di Papa Francesco e dei suoi predecessori mettono in evidenza l’importanza delle cure palliative come espressione di una cura autenticamente umana e cristiana, sottolineando che l’amore del prossimo si manifesta anche nell’accompagnamento amorevole durante la malattia e il processo di morte.

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