SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Andrea Romantini, classe 1994 nato a San Benedetto del Tronto si butta nel mondo della ristorazione fin da giovanissimo iniziando prima con un corso di cucina e continuando poi con le prime esperienze lavorative. Con gli anni si appassiona alla cucina orientale e proprio questa passione viene espressa lavorando in diversi ristoranti della zona come l’antico caffè Soriano, Haru sushi garage fino ad arrivare ad aprire il suo Izakaya a San Benedetto del Tronto. Attualmente si è riavvicinato alla cucina della tradizione con l’apertura di Sughero – spazio degusteria dove si possono assaggiare piatti tipici in abbinamento ad ottimi vini.
Come ti descrivi in tre parole?
Umile, esigente, Preciso
Come nasce la tua passione per la cucina?
Nasce a 18 anni per lo più per una volontà di indipendenza economica inconsapevole che prima o poi sarebbe diventata una vera e propria passione.
Cosa devono esprimere i tuoi piatti?
Mi piace pensare che nei miei piatti si colga il senso di condivisione e fusione tra diverse culture.
Qual è il piatto che più ti rappresenta?
Non c’è un unico piatto che mi rappresenti totalmente, ho sempre spaziato tra diverse tipologie di cucina ma, essendo tanto legato alla cucina della tradizione ti direi che la tagliatella con il ragù della domenica a pranzo non la batte nessuno.
Quale ingrediente non manca mai nella tua cucina?
La soia
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Ramen, Tagliatelle al ragù , olive All’ascolana
La comunicazione e i social quanto sono importanti per il tuo lavoro?
Di recente a mio avviso hanno acquistato molta importanza, avendo aperto da poco una nuova attività, “ Sughero -spazio degusteria“ ho scoperto che la parte social e comunicativa giocano un ruolo fondamentale.
Cosa consiglieresti ad uno chef emergente che vuole intraprendere la tua strada?
consiglio per prima cosa di essere pronti a mettersi in gioco, di essere umili e di assorbire il più possibile da chi ha più esperienza di noi.
Quando vai a mangiare in altri ristoranti quali sono le cose che noti di più?
La gentilezza del personale e l’organizzazione del lavoro.
Quali sono le figure da cui hai tratto ispirazione durante il tuo percorso professionale?
Te ne cito solamente uno perché è stato colui che mi ha ispirato particolarmente e dal quale ho assorbito tanto, si tratta di Enrico Ciarrocchi del panificio Ciarrocchi. Lo stimo molto professionalmente e umanamente, ricordo sempre con grande affetto il periodo in cui ho avuto la fortuna di lavorare per lui.
Per chi ti piacerebbe cucinare una cena speciale?
Per i miei genitori.
Chiudo con una domanda… Se dovessi regalarti del tempo come lo sfrutteresti?
Non lo sfrutterei lavorando ma sicuramente lo userei per stare di più con mia figlia.
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