Un contesto diverso, quello attuale, che interpella ciascuno nel profondo. “Oggi nella giornata del ricordo, più che di sfide o emergenze, vogliamo parlare di vere opportunità educative”. Questo l’orizzonte a cui è chiamato il mondo dello scoutismo, per don Stefano Zeni, di recente nominato assistente generale degli Scout d’Europa. “L’impegno – sottolinea – resta accogliere nel profondo le persone e accompagnarle a scelte di vita belle, profonde, mature. Educare oggi non è più difficile rispetto al passato”. Le condizioni “sono diverse e non possiamo affidarci agli schemi che abbiamo
ereditato: dobbiamo acquisire nuove consapevolezze educative. Innanzitutto, mettendo da parte i sussulti nostalgici e gli amarcord, dobbiamo accettare che ‘le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove’ (cf. 2Cor 5,17). Oggi il contesto di vita è diverso. Non ha senso usare l’espressione ‘ai miei tempi’, o peggio ancora ‘si è sempre fatto così’, per valutare il presente. Come educatori dobbiamo invece accettare il più serenamente possibile il qui ed ora, per costruire non solo il futuro, ma anche il presente”. Poi, conclude don Zeni, “dobbiamo sforzarci di imparare un linguaggio nuovo, un modo differente di dire e di fare le cose; solo così riusciremo a trasmettere non solo belle nozioni ma uno stile di vita improntato al rispetto, al confronto, al servizio”.

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