“Non è l’uomo a salvare, ma solo Dio”. A ribadirlo è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, in Aula Paolo VI, in cui ha commentato l’episodio evangelico dell’annunciazione. “Gesù è colui che compie queste parole del profeta Isaia: ‘Non un inviato né un angelo, ma egli stesso li ha salvati; con amore e compassione”.

“Questa maternità assolutamente unica scuote Maria sin dalle fondamenta”, ha commentato Francesco: “E da donna intelligente qual è, capace cioè di leggere dentro gli avvenimenti, ella cerca di comprendere, di discernere ciò che le sta capitando. Maria non cerca fuori ma dentro. E lì, nel profondo del suo cuore aperto e sensibile, sente l’invito a fidarsi di Dio”. “Maria accoglie il Verbo nella propria carne e si lancia così nella missione più grande che sia stata mai affidata a una creatura umana”, ha osservato il Papa: “Si mette al servizio, è piena di tutto. Impariamo da Maria, Madre del Salvatore e Madre nostra, a lasciarci aprire l’orecchio dalla divina Parola, ad accoglierla e custodirla, perché trasformi i nostri cuori in tabernacoli della sua presenza, in case ospitali per chi è affaticato e bisognoso di speranza”.

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