“La vostra prima visita in Vaticano riveste un significato particolare, perché riflette i rapporti amichevoli e duraturi tra la Santa Sede e il nobile popolo della Mongolia, amicizia che ho avuto il privilegio di sperimentare durante il mio viaggio apostolico nel vostro Paese nel 2023”. E’ il saluto del Papa durante l’udienza alla delegazione buddista della Mongolia, risalente al 13 gennaio scorso e resa pubblica oggi. “La vostra visita – ha detto Francesco, salutando in particolare l’abate del Monastero Gandantegchinlen di Ulaanbaatar, insieme al card. Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulaanbaatar – si svolge all’inizio di quest’Anno Giubilare, che nella tradizione cristiana è un tempo di pellegrinaggio, riconciliazione e speranza. In un contesto segnato da disastri naturali e conflitti umani, quest’Anno Santo ci richiama all’obiettivo condiviso di costruire un mondo più pacifico, che promuova l’armonia tra i popoli e nei confronti della nostra casa comune”. “Il desiderio universale della pace sfida tutti noi ad agire concretamente”, ha proseguito il Papa: “in particolare, come leader religiosi radicati nei nostri rispettivi insegnamenti, abbiamo la responsabilità di orientare l’umanità a rinunciare alla violenza e ad abbracciare una cultura di pace. Promuovendo questi valori, le religioni svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione di una società giusta e coesa”. Il testo del saluto papale verrà pubblicato oggi sull’Osservatore Romano.
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