
“Eleviamo le nostre preghiere per il ripristino della sicurezza e per il cessate il fuoco a Gaza e nel resto della Palestina, e per una soluzione radicale della causa palestinese. Preghiamo anche per il Libano con il suo nuovo presidente, per la Siria, per il Sudan e per tutti i Paesi del mondo che ancora lottano per la riconciliazione e la pace”.
È l’invito rivolto ieri dal patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, durante la conferenza stampa che ha preceduto l’inaugurazione della chiesa del Battesimo del Signore al fiume Giordano (Al-Maghtas), in Giordania. Lo riferisce il patriarcato latino. Situato nella regione di Qafra, Al-Maghtas (noto anche come Betania al di là del Giordano), è venerato dalla tradizione cristiana come il luogo in cui Gesù fu battezzato da Giovanni Battista. “Qualche giorno fa ho visitato Gaza e ho celebrato il Natale nella chiesa della Sacra Famiglia con i sacerdoti, le suore e i fedeli che mostrano pazienza. Non dimentichiamoli nelle nostre preghiere di oggi” ha aggiunto il patriarca che ha salutato, tra gli altri, il segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, rappresentante di Papa Francesco. “Dedichiamo questa chiesa ai cittadini giordani e alle persone della regione araba che si recano in pellegrinaggio in Giordania mentre ci rivolgiamo ai paesi amici e diciamo: ‘Benvenuti in Giordania. Venite e non abbiate paura. La Giordania è un Paese sicuro e stabile’.
“Che il Signore – ha concluso Pizzaballa – conceda pace e tranquillità alla regione, in modo che possiamo vedere gruppi di pellegrini tornare in Giordania, fare pellegrinaggio alle acque sante e cercare la benedizione in questa chiesa che si aggiungerà ai punti di riferimento storici e religiosi del mondo”.
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