RIPATRANSONE – Caschetto biondo e abito da cerimonia, il giovanissimo pianista prodigio Alberto Cartuccia Cingolani ha mandato in visibilio il pubblico, assiepato in ogni ordine e grado, del Teatro Mercantini, suonando con enorme maestria musiche di Händel, Bach, Scarlatti, Mozart, Beethoven, Liszt, Debussy, Berkovich e Rachmaninov. Ben tre bis, di cui due a sorpresa a quattro mani con il padre Simone, ed applausi a non finire degli spettatori, rimasti letteralmente incantati da tanta maestria. In particolare, come bis, Alberto ha proposto “Dolly” di Fauré, “Nell’androne del re della montagna” di Grieg a 4 mani con il padre Simone e, infine, “Tarantella” di Prokofiev.
Disinvolto e sicuro di sé, non ha sbagliato una nota; le dita delle sue manine volavano sulla tastiera, specie nei brani di Liszt, di enorme difficoltà tecnica. Spettatori da tutte le Marche, dall’Abruzzo e dal Lazio sono accorsi per assistere alla performance musicale del bambino prodigio di appena 7 anni. Lo straordinario concerto ha chiuso la 22ª edizione del Festivaliszt, organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, sotto la direzione artistica del musicista Giuseppe Federico Paci, sostenuto dai Comuni di Grottammare e Ripatransone, dalla Regione, dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Il piccolo Alberto, come un consumato musicista, a fine concerto ha rilasciato autografi a non finire, con la sua calligrafia ancora infantile (andrà in seconda elementare), manifestando infine il desiderio di visitare il vicolo più stretto d’Italia, accompagnato dal sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi e dal presidente del Consiglio comunale Stefano Fraticelli, entusiasti di aver ospitato un così strabiliante concerto.
Sotto la guida di mamma Alessia, diplomata in Canto al Conservatorio di Pescara, e di papà Simone, insegnante di pianoforte, il piccolo Alberto ha fatto notevoli progressi dalla prima volta che, quasi per gioco, si è esibito 2 anni fa sotto le Logge del Paese Alto di Grottammare. Ha iniziato a suonare il pianoforte durante il primo lockdown, mostrando subito doti spiccate per la musica insieme a quello che viene definito l’orecchio assoluto, come Mozart. Dal 2021 ha accumulato un notevole numero di premi, ben 66, molti dei quali “assoluti”, in competizioni nazionali e internazionali per diverse categorie di età. Anche Franz Liszt fu un talento precoce: a 8 anni tenne il suo primo concerto alla corte degli Esterházy. A sentire suonare Alberto al Mercantini sembrava un Liszt redivivo anche per la sua straordinaria somiglianza con il grande pianista ungherese.
0 commenti