“Mai più la guerra!”. A ripeterlo, sulla scorta del grido di Paolo VI all’Onu nel 1965, è il Papa, nel messaggio per l’anniversario dello sbarco in Normandia, che “evoca il disastro che ha rappresentato questo spaventoso conflitto mondiale, dove tanti uomini, donne e bambini hanno sofferto, tante famiglie sono state distrutte, tante rovine sono state provocate”.

“Se durante questi decenni – argomenta Francesco – il ricordo degli errori del passato ha sostenuto la ferma volontà di fare del tutto per evitare che un nuovo conflitto mondiale si verifichi, constato con tristezza che non è più la stessa cosa e che gli uomini e le donne hanno la memoria corta”. “È inquietante – denuncia ancora il Papa – che l’ipotesi di un conflitto generalizzato sia talvolta di nuovo seriamente presa in considerazione: che i popoli si siano abituati a questa eventualità è inaccettabile”. “I popoli vogliono la pace!”, esclama Francesco: “Vogliono condizioni di stabilità, di sicurezza e di prosperità, dove ciascuno possa compiere serenamente il proprio dovere e il proprio destino. Rovinare questo nobile ordine di cose per ambizioni ideologiche, nazionaliste, economiche è un fatto grave davanti agli uomini e davanti alla storia, un peccato davanti a Dio”.

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