MONTEMONACO – Con “La Befana dei Mari del Sud” l’autrice Giulia Grilli torna con un nuova storia per far viaggiare la fantasia dei più piccoli con illustrazioni di Katty Lupi.  L’autrice di Montemonaco, che lo ricordiamo ha già pubblicato diversi libri per bambini e ricevuto dei riconoscimenti per la sua attività letteraria e teatrale, in quest’ultimo suo libro si è ispirata alla vita di chi si dedica agli ultimi.

Protagonista, dunque, la vecchina più amata dai bambini, ma possiamo dire in una veste rinnovata?

La mia Befana è spiritosa, arzilla, intraprendente e libera dai condizionamenti. È anche un po’ svampita e per questo a volte scambia i regali suscitando delusioni e sconcerto nei bambini. Ma ha un grande cuore, quello che la porta a sorvolare ogni angoletto nascosto del nostro mondo per raggiungere tutti i bambini, anche quelli dimenticati o che si trovano più in difficoltà. Non le importa se si fa tardi. Il suo unico scopo è di regalare a ciascuno un pezzetto di serenità.

Il valore dell’amicizia e della famiglia è un concetto che ritorna spesso in queste pagine. Qual è il messaggio che desidera mandare ai suoi piccoli lettori?

Questi valori continuano ad avere molta importanza, ma nella mia ultima favola essi assumono un significato universale. Racconto infatti dell’amicizia tra i popoli e della famiglia come unica grande casa in cui tutti possano trovare accoglienza, rispetto, sicurezza e pace. Per certi aspetti, nel definire la mia Befana mi sono ispirata alla vita di chi si dedica con passione e generosità agli ultimi, a coloro che non hanno nulla o che hanno perso quel poco che avevano, a coloro che si muovono in silenzio in questo mondo e che, tuttavia, non smettono mai di cercare la loro strada e il posto sicuro in cui vivere ed esprimersi.

Lei dedica questo suo recente lavoro di scrittura a padre Maurizio Fioravanti, ormai ultraottantenne, che ha vissuto in Africa buona parte della sua vita.

Ho dedicato con piacere il mio libro a Padre Maurizio Fioravanti, missionario del Pime che ha vissuto in Guinea Bissau per molti anni e che stimo.  Egli ha aiutato tante persone, soprattutto bambini, a risollevarsi dalla loro condizione di disagio e povertà. E tutto questo lo ha fatto sempre nel rispetto delle diversità, anche religiose, e dei luoghi che lo hanno ospitato. Tornato da poco in Italia, ha deciso di trascorrere l’ultima parte della sua vita nella frazione Rivo Rosso di Montemonaco, curando le poche anime rimaste dopo il sisma del 2016, ritrovando il piacere di coltivare l’orto come facevano i suoi genitori e affrontando con coraggio e passione ogni nuova sfida.

Un libro per bambini dai 5 ai 10 anni con illustrazioni.

Il libro è ad alta leggibilità quindi adatto anche ai bambini con difficoltà di lettura come i dislessici. Inoltre contiene numerose e belle illustrazioni a colori realizzate con la tecnica dell’acquerello dall’artista a tempo libero Katty Lupi. Queste aiuteranno sicuramente i bambini, soprattutto i più piccoli, a seguire più facilmente la storia e a mettersi nei panni dei personaggi.

Quanto è importante a suo avviso stimolare la fantasia dei giovani e giovanissimi attraverso la lettura, in un momento in cui i dispositivi elettronici la fanno da padrona?

La lettura, come sappiamo, stimola la curiosità, la creatività e la fantasia, arricchisce il linguaggio e il pensiero. Nello stesso tempo, grazie anche al tempo lento, aiuta a stabilire una connessione con le proprie emozioni e con quelle degli altri. Empatizzando con i personaggi delle storie, quindi con chi è diverso da sé, si cerca di comprendere la complessità della vita di relazione, di immaginare tanti mondi possibili in cui sia più facile vivere insieme. La fantasia non produce solo diletto e bellezza, ma stimola anche la creatività, intesa come abilità che permette di inventare strategie più efficaci per affrontare le sfide quotidiane. Come sappiamo la trama spesso presenta delle problematiche. Durante la lettura il bambino ha la possibilità di partecipare alla ricerca di una soluzione, sia emotivamente che cognitivamente. Un uso eccessivo dei dispositivi elettronici, soprattutto se è anche scorretto, può rendere più fragile la salute psicofisica e relazionale, creare dipendenza e difficoltà nell’apprendimento scolastico. Riguardo alla lettura, ciò allontana anche dal piacere e dal bisogno di ritagliarsi uno spazio e un tempo tutto per sé, in cui, attraverso le storie, il bambino può emozionarsi, mettersi nei panni degli altri, riflettere e immaginare. Ci sono molte belle iniziative nelle scuole volte alla promozione della lettura, non solo individuale a casa, ma anche insieme ai compagni di classe, in biblioteca, ad alta voce, in presenza dell’autore. Invitata, ho partecipato anch’io, più volte, agli incontri con l’autore e posso dire che i bambini e i ragazzi si lasciano coinvolgere facilmente dalle storie mostrando il loro stupore, condividendo emozioni, ponendo domande e cercando essi stessi risposte nuove ai quesiti insiti nel racconto.  Anche i genitori possono fare molto per invogliare i figli alla lettura, non imponendo ma andando incontro agli interessi di questi ultimi, ai loro bisogni e alle capacità del momento evolutivo, coinvolgendo e mostrando di provare piacere nella lettura sia personale che condivisa.

8Giulia Grilli

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