DIOCESI – Si è aperta al grido di “Benvenuti al Cristo Re Stadium!” la Festa Unitaria degli Incontri 2023 organizzata dall’Azione Cattolica Diocesana che si è svolta lo scorso sabato 27 maggio, dalle ore 15:30 alle ore 19:30, presso la parrocchia Cristo Re di Porto d’Ascoli. L’evento, che ha registrato la presenza di circa 360 bambini e ragazzi, oltre agli animatori e agli educatori, è stato impreziosito dalla visita del vescovo Carlo Bresciani, il quale si è fermato per fare un breve saluto ai piccoli della Diocesi e per condividere con loro un momento di festa e gioia.

Alle ore 15:15 – racconta Rosario Brucciolo, presidente dell’Azione Cattolica Parrocchiale di Cristo Re – tutti i gruppi di ragazzi provenienti dalle varie parrocchie della Diocesi si sono ritrovati nello spazio antistante la chiesa di Cristo Re e sono stati indirizzati verso il Villaggio Olimpico, ovvero la zona di accoglienza predisposta appositamente per registrare le presenze. Con lo scopo di ingannare l’attesa delle gare, sono stati allestiti alcuni stand dalla Samb Legend, dal CSI (Centro Sportivo Italiano) e dall’Azione Cattolica con giochi ed intrattenimenti, così da impegnare i piccoli partecipanti in attività ludico-ricreative: gonfiabili, cyclette, gioco della campana, locandine, foto e gadget vari della Samb hanno fatto divertire e sorridere i piccoli. Nel Villaggio Olimpico ha trovato spazio anche un punto di ristoro con tè freddo e spazio relax per gli adulti”.

“Dalle 15:30 in poi – prosegue il presidente Brucciolo – i ragazzi sono stati divisi in due sezioni in base alla fascia d’età (Elementari e Medie). Poi, ridivisi ancora in gruppi di circa venti giocatori ciascuno, ogni squadra ha fatto il suo ingresso trionfale in campo, sulle note dell’Inno d’Italia suonato dalla Piceno Orchestra. Si è così dato inizio alla festa vera e propria negli spazi aperti dell’oratorio della parrocchia, in cui ogni squadra ha potuto effettuare cinque giochi diversi preparati con cura dagli animatori e dagli educatori. Giochi, intrattenimenti musicali, attività, balli, canti, graditi ospiti, gustosi spuntini, preghiera e tanto divertimento sono stati i protagonisti del nostro intenso e bellissimo pomeriggio insieme. Alle 18:15 abbiamo concluso i giochi ed abbiamo premiato tutte le parrocchie che hanno partecipato. Durante la festa è passato anche il nostro vescovo Carlo a salutarci ed abbiamo vissuto un momento particolarmente emozionante, quando abbiamo consegnato anche a lui una targa ricordo”.

Alle 18:30 tutti i ragazzi si sono recati presso l’anfiteatro parrocchiale per celebrare insieme la Santa Messa che è stata presieduta da don Lanfranco Iachetti, assistente unitario di Azione Cattolica, e concelebrata da don Gian Luca Rosati, parroco della parrocchia Cristo Re che ha ospitato l’evento. “Si entra in campo per giocare, non per vincere – ha ricordato don Lanfranco durante l’omelia – poiché la vera essenza del cammino cristiano sta nell’entrare in campo, nella ‘partita’ della vita, e farsi servizio, giocando in sinergia con i fratelli. Nessuno entra in campo esclamando: ‘Tanto non vinciamo!’ In campo tutti ci sentiamo in forza! Ce la ricorderemo tutti – ragazzi, giovani e adulti – questa partita giocata a Pentecoste. La Chiesa è ‘in campo’! La Chiesa è di casa nello sport. Lo sport è di casa nella Chiesa. Tutti, infatti, siamo in movimento. Si gioca dentro una squadra e la partita si vince soltanto insieme. Collaborando. Come vi ha ripetuto lo slogan di quest’anno associativo: ‘Ragazzi che squadra!’, con noi c’è Gesù, che non resta fuori dal campo in attesa di vedere come va a finire. Sceglie di giocare la vita, si gioca la sua vita. Se la gioca tutta la vita, fino alla fine, perché non finisca. Non guarda dagli spalti, magari giudicando, come chi non si mette in gioco e quindi ha sempre ragione lui! Dunque giochiamo sempre! Perché – come la solennità della Pentecoste ci ricorda – è con noi la forza dello Spirito Santo, che ci accompagna ogni giorno”.

“Siamo veramente felici delle riuscita della festa – conclude Rosario Brucciolo, soprattutto perché c’è stata una grande collaborazione a tutti i livelli: nell’allestimento degli stand e nella preparazione e nello svolgimento dei giochi da parte dei Giovanissimi e dei Giovani, nella preparazione delle merende e dei punti di ristoro da parte degli Adulti, nel coinvolgimento dei tantissimi Ragazzi che si sono davvero divertiti. C’è un detto che mi è sempre piaciuto: l’unione fa la forza. Devo dire che calza a pennello alla nostra situazione, perché tutto si è svolto in perfetta armonia. Ci auguriamo che questa festa segni definitivamente il termine della pandemia e l’inizio di una nuova fase in cui incontrarsi e fare squadra tornino ad essere i segni distintivi della nostra associazione”.

 

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