“Ho udito il suo lamento. In ascolto dei sofferenti” è il tema del XXIV Convegno nazionale promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. L’appuntamento si svolgerà dal 15 al 18 maggio a Bari ma, come di consueto, sarà preceduto da alcune sessione tematiche preconvegnistiche che inizieranno l’11 maggio.

“Stare all’ascolto richiede il coinvolgimento di tutti i sensi – spiegano i promotori –: se si guarda l’interlocutore si ha una condizione più favorevole; se lo si tocca passa anche il calore, il ritmo, l’odore; infine, si può gustare ciò che l’altro dice. Il doppio canale di ricezione del nostro corpo ci permette di ascoltare in stereofonia voci, suoni, rumori cogliendo le più piccole sfumature di tono. Corpo, mente, cuore, spirito tutto concorre a favorire un pieno ascolto”. Nasce da questo breve inciso l’idea dell’Ufficio Cei, guidato da don Massimo Angelelli, di collocare l’udito come ultima tappa di un percorso formativo traghettato attraverso i cinque sensi: un senso che tutti li contempla. “Per altro – osservano gli organizzatori –, niente come l’ascolto ha la forza di garantire, veicolare e migliorare qualsiasi processo terapeutico. A livello pastorale, poi, l’ascolto è l’inizio della fede, generatore di speranza e promotore di carità”. Nel convegno, concludono, “ascolteremo il lamento, le ferite e le domande che affiorano nel mondo della salute e proveremo a tracciare criteri per potenziali risposte agli interrogativi che emergono da un ascolto fecondo. Nel titolo risuona l’eco di espressioni bibliche che pongono Dio in ascolto del suo popolo e su quel modello gli operatori di pastorale della salute si mettono in ascolto del popolo a loro affidato: i sofferenti”.

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