Rubrica “Avvinamenti Gastronomici”

Le Caniette è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa.

L’Azienda ha origine nel 1897 quando Raffaele Vagnoni acquista un terreno con annessa abitazione nella zona di Ripatransone conosciuta come “le caniette” dove si trasferisce con la famiglia. Alla proprietà originaria si aggiungono negli anni altri appezzamenti di terreni confinanti acquistati con i risparmi del lavoro. La produzione di vino è già una realtà acquisita che supporta la familiare insieme ai frutti delle altre attività come il campo dall’allevamento di tori da monta di razza marchigiana. Alla morte del padre Raffaele la guida delle attività familiari passa a suo figlio Giovanni che negli anni ’40 impianta i primi filari di vigna in alcuni dei suoi terreni superando la storica coltivazione alberata e puntando sull’attività vitivinicola come attività produttiva a se stante.

L’attività vitivinicola diventa la principale attività aziendale che negli anni ’60 converte gradualmente in vigneti la gran parte dei terreni per un totale di 9 ettari vitati su 11 di proprietà e dota la nascente Azienda di una struttura idonea alla produzione e commercializzazione di vini di qualità.

Nel 1990, con l’ingresso definitivo in organico del figlio Giovanni, vengono prodotte e commercializzate le prime bottiglie di Rosso Piceno a marchio LE CANIETTE che, su suggerimento del Maestro Gianfranco Notargiacomo, Artista e Docente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, prendono il nome di “Morellone” e “Rosso Bello“. Il 2002 sancisce ufficialmente il passaggio aziendale dal padre Raffaele ai figli Giovanni e Luigi. Nel 2007 viene inaugurata la nuova struttura che accoglie le due barriccaie e la sala di degustazione, ispirate da un design moderno e funzionale, aperte ad eventi pubblici e privati come mostre, congressi, cene aziendali e ricorrenze private. La produzione si concentra su 6 etichette che esaltano le potenzialità dei vitigni autoctoni coltivati grazie alle moderne tecniche di coltivazione e vinificazione filtrate dalla saggezza dei padri.

Ad oggi Le Caniette contano un totale di 20 ha di terreni di cui 16 vitati, 1,5 per uliveti e il restante di boschi. Ma il loro vero punto di forza è il terroir e il rispetto della natura. Le vigne, poste in zona collinare, si ritrovano di fronte il mare ed alle spalle le montagne creando un microclima davvero unico che permette una perfetta maturazione delle uve. Dai 5 vitigni impiantati, Passerina, Pecorino, Sangiovese, Montepulciano e Grenache, si ottengono 9 vini. I bianchi prendono il nome delle figlie di Giovanni Vagnoni mentre i rossi ed i rosati richiamano il nome dei colori di Michelangelo. I riconoscimenti sui vini non tardano ad arrivare dai Tre Bicchieri del Gambero Rosso del Morellone, ai i Cinque Grappoli Bibenda del Cinabro e dalle Quattro viti della Guida Vitae per l’Offida pecorino ai riconoscimenti di Wine Spectator e dalla guida Veronelli. Il 2022 segna anche l’uscita della terza edizione del Sinopia Spumante, Metodo Charmat Lungo effettuando la vinificazione in bianco del Montepulciano. Il risultato è piacevolmente sorprendente: bolla sottile, bouquet complesso e sorso ricercato. Da ricordare, infine, l’impegno aziendale per il riconoscimento del Grenache come uva ammessa nelle denominazioni del territorio, che è stato finalmente accordato dalla Regione Marche.

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