(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

(da Matera) “La guerra brucia i campi di grano, toglie il pane e fa morire di fame, trasforma i fratelli in nemici”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nelle parole di ringraziamento al termine della Messa presieduta dal Papa allo stadio di Matera, a conclusione del Congresso eucaristico nazionale. “In un mondo così abbiamo trovato il gusto del pane che ci dona sempre l’Eucaristia, frutto dell’amore pieno di Cristo che diventa amore per i suoi fratelli più piccoli e per il prossimo”, il bilancio delle giornate nella città dei Sassi: “Abbiamo ritrovato il gusto di spezzare il suo pane con i tanti, troppi, Lazzaro esclusi dalle mense dei ricchi, tabernacolo del corpo di Cristo”. Per Zuppi, “il gusto del pane è amabilità, empatia, passione di ricostruire la comunità lacerata, di difendere la casa comune, gioia, voglia di relazioni con tutti”. “Quando si perde il gusto non si sentono i sapori, le cose si fanno senza voglia, impersonali, senza trovarvi quello che piace”, ha fatto notare il cardinale: “Molti che hanno preso il Covid sono rimasti un tempo privati del gusto. Perdiamo il gusto del pane per colpa di un altro insidioso virus, l’individualismo, che ci illude di trovare il gusto solo moltiplicando le opportunità tanto da sprecarle e togliere il pane a tanti che hanno fame e di fame muoiono”. “Chi trasforma tutto nel consumo finisce per non sentire più il gusto della vita”, la tesi del presidente della Cei: “Tornare al gusto del pane ha significato nutrirci dell’amore concreto e infinito di Cristo, ritrovare la gioia di amore semplice e gratuito, povero e vero, personale e per tutti. L’individualismo porta a dividersi dagli altri, tanto che il mondo arriva alla guerra che poi toglie valore all’individuo e genera solo il gusto della morte”.

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