DIOCESI – La comunità delle suore clarisse del Monastero Santa Speranza ha celebrato nella serata di martedì 10 agosto, vigilia della festa di Santa Chiara, il transito della compagna di San Francesco. Chiara infatti è nata in cielo l’11 agosto 1253.

Nell’introdurre il momento di preghiera, Suor Graziana, superiora del monastero, ha ringraziato i fedeli per la loro presenza e li ha invitati a guardare l’evento della morte di Chiara come uno specchio nel quale si riflette tutta la sua vita di donna innamorata e fedele a Cristo Povero.

La celebrazione è stata guidata da padre Massimo Massimi, parroco di Sant’Antonio da Padova, il quale nella sua riflessione ha ricordato come la presenza di così tanti fedeli non sia solo un fatto di simpatia e di affetto verso le suore, ma autentico desiderio di una vita vissuta in pienezza, proprio come quella testimoniata da Chiara. Di seguito le parole di padre Massimo

Durante la celebrazione le suore hanno proposto delle letture con le quali si è fatta memoria della nascita in cielo di Chiara e hanno pregato con canti. Al termine della celebrazione padre Massimo ha benedetto i presenti con la reliquia di Santa Chiara. I fedeli però non hanno potuto venerare, baciandola, la sacra reliquia a causa del covid. Con la classica letizia francescana il religioso, ironizzando sul fatto, si è rivolto ai presenti dicendo: «Il prossimo anno, quando speriamo che tutto sarà finito, venereremo la reliquia con due baci!».

 

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