SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A un solo mese di distanza dalla loro riapertura, i cancelli delle scuole superiori torneranno ad essere chiusi per ora fino al 5 marzo. Abbiamo chiesto a Emanuele Mancini, Francesco Maria Nardinocchi, Giacomo Capriotti e Francesco Palamara, rappresentanti del Liceo Scientifico “Rosetti”, non solo cosa pensano di questa decisione, ma anche in che modo stanno affrontando questo anno scolastico.

Partiamo dai fatti più recenti: come avete accolto la notizia di continuare con la didattica a distanza?
La notizia della didattica a distanza è stata presa con molta filosofia. Non è stato un fulmine a ciel sereno, anzi; l’aumento recente dei contagi nel limitrofo Abruzzo aveva sicuramente dato delle avvisaglie piuttosto forti di un peggioramento della situazione, e così è stato. La preoccupazione per le varianti è reale, e un’ulteriore chiusura era quasi scontata.

Avete parlato di questo con i vostri professori? Quali sono i sentimenti che emergono?
I professori condividono il nostro sentimento di preoccupazione nei confronti del quadro pandemico, cosi come la voglia di rimanere in classe il più possibile. In didattica a distanza si fa quel che si può, ma  le lezioni in presenza, rispetto alla natura intrinseca dell’interazione virtuale della Dad, permettono di costruire dialoghi attivi, di socializzare, e rendono spiegazioni e interrogazioni più efficaci e veritiere

Che cosa ha significato per voi questo mese in presenza a scuola?
Tornare sui banchi ci ha fatto sperare in un fine anno scolastico in presenza, soprattutto per i ragazzi del quinto anno che purtroppo non avranno un bel ricordo dell’esame di stato. Ora si dovrà tornare a fare scuola da casa e le difficoltà nel seguire le lezioni torneranno. Ci chiediamo quando possa finire questo interminabile incubo.

Sentite che l’emergenza covid influisce negativamente sulla vostra preparazione o, tutto sommato, la scuola è riuscita a far fronte a questo problema?
Il tornare in presenza ci ha ricordato com’è veramente la scuola. Purtroppo non è stato facile seguire  attentamente le lezioni a distanza finora e non lo sarà neanche adesso che si torna a fare scuola da casa. Gli istituti hanno sicuramente provato a combattere questo problema ma lo stare tante ore consecutive con gli occhi puntati su uno schermo è stancante per i ragazzi.

Si inizia a parlare di esame. Che tipo di esame vi aspettate quest’anno?
Dopo mesi e mesi di punti interrogativi sull’ esame di stato, abbiamo finalmente ricevuto risposte concrete. Ed è questo l’importante! Era necessario che i ragazzi sapessero il prima possibile quante e quali prove si sarebbero trovati ad affrontare a giugno in modo da potersi preparare adeguatamente.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *