DIOCESI – Nella mattina di mercoledì 17 febbraio il Sindaco Pasqualino Piunti insieme agli Assessori Emanuela Carboni, Antonella Baiocchi e dai Consiglieri Comunali Brunilde Crescenzi e Mariadale Girolami ha fatto visita alla Caritas Diocesana per conoscere da vicino le situazioni di disagio e i bisogni più urgenti. 

Don Gianni Croci, Direttore della Caritas Diocesana, ha accolto la delegazione illustrando quali sono le attività in corso di svolgimento a favore dei più bisognosi, come anche i progetti realizzati nel più recente passato. Anche gli operatori della Caritas hanno potuto raccontare la loro esperienza di servizio in una logica di condivisione, raccogliendo il ringraziamento e la gratitudine della delegazione per l’encomiabile opera di assistenza sociale svolta. L’incontro è poi proseguito con la visita ai locali della Caritas nei quali sono operativi i servizi rivolti alle persone accolte. Un momento particolarmente importante è stato quello dell’incontro con i senza fissa dimora che sono stati presentati uno ad uno alla delegazione da parte della dottoressa Maria Chiara Verdecchia, Pedagogista, Mediatrice Familiare, Coordinatrice Genitoriale e formatrice degli operatori della Caritas Diocesana.

Al termine della visita il Sindaco Piunti ha affermato: «Durante il Mercoledì delle Ceneri siamo venuti alla Caritas Diocesana che è un’eccellenza di questa Città e di questo territorio, un’agenzia educativa che, come diceva Diderot, non solo fa del bene, ma lo sa fare bene. Quello che si svolge qui è un percorso illuminato che viene dal cuore, dalla disponibilità e dalla gratuità di tante persone e che si incastona alla perfezione in una comunità che continua a dare delle risposte ai bisogni delle persone, affinché ci sia un percorso di reinserimento in un tessuto sociale che, se vuole dirsi veramente civile, deve essere una comunità che promuove la partecipazione e la condivisione».

Soddisfazione è stata espressa anche da Maria Chiara Verdecchia: «Ringrazio il Sindaco e i membri della delegazione comunale che sono venuti alla Caritas perché solo operando insieme possiamo rispondere con forza e autenticità a quelle che sono le numerose problematicità che riguardano la nostra comunità. I senzatetto sono gli ultimi, gli invisibili e coloro a cui spesso noi non diamo neppure uno sguardo. Qui alla Caritas hanno trovato modo di riacciuffare la propria dignità, attraverso un percorso che non è solo assistenzialismo, ma che vuole riconoscerli all’interno di un processo educativo. Per questo ringrazio tutte le persone che operano nella Caritas in questo percorso. Tutti dovremmo credere che attraverso l’educazione è possibile migliorarci nella logica dell’educare per educarci».

 

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