DIOCESI – Stiamo tutti sperimentando in questi giorni che cosa significhi cambiare stile di vita: tutto ciò che fino a pochi giorni fa era dato per normale e scontato è oggetto di limitazioni e restrizioni per il bene maggiore della tutela della salute. Anche il nostro bisogno di Dio deve confrontarsi con queste misure e sono tanti coloro che sentono la mancanza di poter frequentare le chiese per la celebrazione della Santa Messa.

L’esigenza si fa ancora più forte in un momento di sofferenza come questo. Per far fronte a questo insopprimibile desiderio di Dio la Chiesa non cessa di mostrarsi come madre e si “attrezza” in tutti i modi per permettere ai fedeli la comunione spirituale e l’ascolto della Parola di Dio. Per tale motivo a partire da oggi pomeriggio alle ore 18.00 tutti i giorni feriali (fino a sabato 14 marzo) sarà trasmessa da VeraTv, sia in streaming sulla pagina di Vera TV e sul giornale diocesano l’Ancora che su canale 79, la Santa Messa dalla Cattedrale “Madonna della Marina”.

Domenica 15 marzo invece la celebrazione sarà trasmessa alla 11.00 (un eventuale prolungamento secondo questa modalità sarà reso noto in seguito).

La redazione dell’Ancora ringrazia Vera TV per questo prezioso servizio.

Ci spiega il senso di questa iniziativa don Patrizio Spina, Vicario Generale della nostra Diocesi e parroco della Cattedrale:

«“Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare;
perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo”

Sono parole che Dio, attraverso il profeta Isaia, rivolge al suo popolo in un momento di difficoltà. Sono parole che oggi ci vengono riproposte, in modo diverso, ma con la stessa intensità, dal sistema Paese, dalla Chiesa, dal nostro Vescovo Carlo, dai nostri presbiteri che si stanno reinventando sul come essere presenti e disponibili sempre per tutti, dai nostri catechisti che contattano online i propri ragazzi. “Non temere, sarò e sono con te”: è il desiderio di farci compagnia in un momento di smarrimento che ci porta davvero a volerci accanto, per ricordarci che nessuno si è dimenticato di noi e che noi non vogliamo dimenticarci di nessuno. Usiamo il telefono per chiamarci, per sostenerci: salutiamo chi sta con gli ammalati e si prende cura di loro, come le badanti o gli infermieri o i medici per dire loro “Sono con te, ti penso e prego con e per te”. E mentre restiamo in casa – e invitiamo tutti a restare in casa – non “vergogniamoci”, per pudore, di pregare insieme o di accendere la TV per seguire insieme da casa la celebrazione della Messa che VERATV trasmetterà già da questa sera dalla Cattedrale alle ore 18.00.
Mentre insieme “celebreremo” la nostra Eucaristia, accendiamo in casa una candela: luce che riscalda, che illumina e che brucia. Un gesto semplice per ricordarci che Cristo nostra Luce continua ad illuminare le nostre notti.

“Ti preghiamo o Signore che questo cero offerto
in onore del tuo nome risplenda di luce
Salga a te come profumo soave,
si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino,
quella stella che non conosce tramonto.
Cristo tuo Figlio risuscitato dai morti
fa risplendere la sua luce serena!”.

Queste sono parole del canto che la Liturgia ci inviterà a vivere la notte di Pasqua. Questo è il nostro canto di speranza che già da adesso eleviamo a Dio perché sappiamo, ne siamo certi, che il Cristo ci aiuterà a superare il buio di questa notte. Maria, Salute degli Infermi e Madre di speranza e del soccorso, prega per noi».

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