“A Natale celebriamo la nascita del Principe della Pace, la nascita di Colui che è la Pace in persona. Vorremmo condividere questa convinzione con i nostri amici afghani. Vorremmo che la pace, che il nostro Salvatore ci sta portando, fiorisca anche in Afghanistan”.

È la preghiera e l’augurio per questo Natale di padre Giovanni Scalese, il religioso barnabita al quale Papa Francesco, nel 2015, ha affidato la Missione sui iuris in Afghanistan. Dalla capitale Kabul il responsabile della missione ricorda la ripresa dei colloqui di pace tra talebani e Usa a Doha, in Qatar. Recentemente l’inviato degli Usa per la riconciliazione in Afghanistan, Zalmay Khalilzad, è tornato a Kabul per avviare negoziati politici con i talebani. I colloqui per un cessate il fuoco sono attualmente in corso, anche se non è ancora stato raggiunto un accordo. “Dopo tanti anni – afferma padre Scalese in un breve messaggio natalizio pervenuto al Sir – gli osservatori sono cautamente ottimisti sull’esito dei colloqui. Qualcuno si spinge fino a prevedere un accordo entro la fine dell’anno. Vorremmo che fosse così! Sarebbe il miglior regalo di Natale. Non smettiamo di pregare perché ciò accada”. Già fissato il calendario delle celebrazioni che si svolgeranno all’interno del compound dell’ambasciata italiana: le messe del 24 e del 25 dicembre si celebreranno alle 17.30, il canto del Te Deum il 31 dicembre, sempre alle 17.30, così la messa del 1° gennaio e del 6 gennaio 2020.

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