I ministri riuniti a Parigi hanno adottato, inoltre, una dichiarazione nella quale si sono impegnati a “fare in modo che la scuola garantisca, sin dall’infanzia, l’acquisizione delle competenze digitali necessarie a vivere in una società democratica, in particolare quelle che favoriscono la formazione di uno spirito critico, la partecipazione civica e la responsabilità ecologica”. Nell’aderire al testo adottato dalla Conferenza, la delegazione della Santa Sede ha emesso una dichiarazione interpretativa, ricordando ancora una volta che essa intende i termini “genere” o “stereotipi di genere” come riferiti alla differenza sessuale fondata sull’identità maschile e femminile.
I ministri dell’Educazione hanno poi discusso della proposta francese di creare, in seno al Consiglio d’Europa, un osservatorio sull’insegnamento della storia.