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Una finestra sul mondo contemplativo…così vicino a tutti!

di Diana Papa

Il 21 novembre, in occasione della Giornata Pro Orantibus, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha convocato, presso la Pontificia Università Lateranense in Roma, le Presidenti Federali, le Abbadesse, accompagnate da una consorella, dei vari Ordini monastici residenti in Italia. Durante il Convegno, organizzato dal Segretariato Assistenza Monache, la Congregazione ha presentato e consegnato a tutte le contemplative la Ratio Formationis, il cui titolo è: “ L’arte della ricerca del volto di Dio. Linee orientative per la formazione delle monache contemplative”.

La Ratio Formationis, come è scritto al n. 4 del documento, traccia semplici coordinate per la formazione delle monache, affinché possa essere sostenuto il cammino delle contemplative. La Ratio Formationis è uno strumento che offre delle linee guida, perché sia garantita, in modo armonico e unitario, la formazione delle monache, attraverso la quale le comunità, a livello personale e fraterno, possano esprimere nell’oggi la propria identità carismatica incarnata nella vita monastica. È uno strumento che permette di assimilare, con metodo, i fondamenti, i principi e le norme della formazione che permette l’unità nella molteplicità fondata in Cristo e nel Vangelo. È un bene che la Chiesa stia offrendo, per la formazione delle contemplative, le Linee orientative uguali per tutti gli Ordini.

Tale scelta può aiutare a non assolutizzare alcuni elementi a volte marginali o particolari del cammino della propria spiritualità a scapito di ciò che è essenziale. Per San Benedetto il monaco è colui che cerca Dio per tutta la vita. Sarà compito delle varie spiritualità sviluppare le Linee orientative in fedeltà al proprio carisma, partendo da questa consapevolezza: cercare sempre il volto Dio con Gesù Cristo, osservando il Vangelo, favorendo lo sviluppo integrale della persona.
Considero il documento di ampio respiro, perché guarda concretamente alle persone che, per chiamata, dedicano la vita a cercare il volto di Dio. La Chiesa affida alle monache la Ratio, riconoscendo in loro la capacità di vivere nella dimensione mistica della vita e le invita a curare costantemente la relazione con Gesù Cristo, senso della loro esistenza. È la memoria della gratuità della chiamata, dell’amore fedele del Signore che fa vivere ogni monaca in continua relazione con il Signore risorto. È la memoria di un incontro non fissa nel passato, una memoria che diventa capace di aprire al futuro, di illuminare i passi lungo la via(cfr.170).
Si coglie nel documento che la Chiesa vede le contemplative non divise dal resto del mondo, ma separate, facenti parte del popolo di Dio, con un forte senso di appartenenza alla Chiesa. Le monache sono chiamate dal Signore a testimoniare nella stabilità la presenza di Dio nella storia e il suo amore per l’umanità. Al n. 43 della Ratio è scritto che “la contemplativa è chiamata ad abitare la storia coltivando lo sguardo interiore”. Ed ancora, nello stesso articolo: le monache sono chiamate a “leggere la storia secondo l’intelligenza del cuore; ‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce’ (Gaudium et Spes, ) di tutti saranno assunte con la sapienza che viene dall’alto e con compassione”.
Nel documento sono presenti aspetti innovativi. Al n.4, la Ratio è definita “uno strumento, per favorire lo sviluppo integrale della persona, attraverso una formazione umana e spirituale, al fine di raggiungere e di consolidare la piena maturità in Cristo”.

La Ratio prevede la formazione della monaca nella totalità e per tutta la vita, attraverso un processo artigianale che ha bisogno di tempo. Il percorso è finalizzato non solo ad assimilare gradualmente i sentimenti di Cristo, ma anche ad incarnarli nell’essere e nell’agire. Perciò fa appello alla responsabilità di ciascuna, perché, a livello personale e comunitario, favorisca questo cammino che non si conclude mai.

Ogni persona che sta seguendo autenticamente il Signore, aggiorna nelle varie fasi della vita il proprio cammino formativo, per garantire la significatività del proprio esserci nell’oggi abitato da Dio.
Il documento offre delle coordinate che curano la bellezza dell’incarnazione: viene delineato un profilo di donne contemplative profondamente umane, che vivono alla ricerca del volto di Dio con i piedi per terra, capaci di donare ogni momento tutta la propria persona, per rendere credibile la presenza dello Spirito nella storia.
La presenza delle contemplative è ancora oggi un interrogativo per le donne e gli uomini battezzati del nostro tempo? La Ratio aiuta le monache a vivere sinergicamente con tutti i fratelli e le sorelle sparsi nel mondo, partendo dall’impegno a vivere il Battesimo, per essere segno nel mondo e rispondere con la testimonianza di vita che è possibile seguire Cristo e vivere il Vangelo.

Sara De Simplicio: