La beata Vannini, ha spiegato la religiosa, “è stata accanto ai malati fino alla fine della sua vita ed è un grande stimolo ancora oggi per noi ad esprimere questa peculiarità: l’amore materno, la tenerezza materna verso coloro che soffrono e hanno bisogno della nostra attenzione”. A proposito del ruolo delle donne nella Chiesa, di cui si sta parlando molto anche nel Sinodo sull’Amazzonia, la religiosa brasiliana commenta: “Il ruolo delle donne nella Chiesa è importante e nessuno può toglierlo: che sia riconosciuto o meno, la donna ha il suo posto insostituibile nella Chiesa e nella società”. Paolo Villotta, postulatore della causa di canonizzazione di Dulce Lopes Pontes, ha testimoniato “la gioia e la gratitudine in Brasile per la canonizzazione di una donna che da tempo viene considerata una santa del nostro tempo”, tanto da venire denominata “la Madre Teresa brasiliana”. “È una felice coincidenza che la canonizzazione avvenga proprio durante il Sinodo per l’Amazzonia”, ha aggiunto il postulatore: “È la prima donna dell’epoca moderna ad essere proclamata santa in Brasile”. A parlare del primo santo inglese non martire è stato padre Ignatius Harrison, preposito dell’Oratorio di Birmingham, facendo notare che “tutta la vita di John Henry Newman è stata una ricerca della santità e della verità, non in astratto, ma nel contesto della fede e della vita cristiana”.