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Ripatransone, Si è conclusa in Cattedrale la Festa della Maddalena

RIPATRANSONE – Con una solenne celebrazione nella concattedrale si è conclusa dopo una settimana ricca di appuntamenti la festa in onore di Santa Maria Maddalena, patrona della Città. Il sacro rito è stato presieduto dal Vescovo Carlo Bresciani e concelebrato dal parroco del duomo don Nicola Spinozzi, dal neo parroco di Castignano don Tommaso Capriotti, mentre ha assistito la funzione il diacono permanente Walter Gandolfi. Hanno preso parte il Sindaco Alessandro Lucciarini e altre autorità.

Durante l’omelia, il Vescovo Carlo, ispirandosi alle letture appena proclamate, ha affermato: « Se uno è in Cristo è una creatura nuova, dice San Paolo. Ma cosa significa questo? Ci può aiutare a rispondere a questa domanda la figura della Maddalena. Se andiamo a vedere nel Vangelo vediamo che è una donna che Gesù ha guarito da un’infermità. Lei è una dei tanti miracolati da Gesù. Ma non sta qui l’essere nuova creatura. Un primo elemento che ci mostra la Maddalena come nuova creatura è che lei seguiva Gesù. Dunque Maria Maddalena non solo usufruisce del beneficio recatole dalla guarigione operata da Cristo, ma conserva un ricordo e una gratitudine per quello che ha ricevuto. Come cristiani siamo chiamati a seguirla per diventare anche noi come lei nuove creature. Un secondo elemento questa donna ha affetto per Gesù. A Maria di Magdala è attribuito anche il fatto di aver unto i piedi di Gesù. Secondo alcuni presenti questo è stato uno spreco, ma quando si vuole bene i criteri che si adottano sono diversi da quelli meramente contabili ed economici. Un terzo aspetto è che lei non ha abbandonato Gesù e stava ai piedi della croce, con impotenza certo, ma con attaccamento al Signore nonostante le circostanze avverse. E la sua fedeltà e, questo è l’ultimo aspetto, è premiata da Gesù che la fa diventare la prima testimone della resurrezione: è lei che addirittura dà agli apostoli l’annuncio di questo fatto straordinario».

Durante l’offertorio i membri delle confraternite hanno portato fra l’altro un mazzo di fiori e una lampada votiva che alla fine della celebrazione è stata accesa, come da tradizione, dal Primo Cittadino.

Nicola Rosetti: