MONTEMONACO – Gioia e commozione per la riapertura della chiesa di San Benedetto Abate. Il grande momento è finalmente arrivato sabato 6 aprile e così la comunità ha potuto riavere il suo luogo di culto. Per l’occasione il Vescovo Carlo ha celebrato in questa chiesa la Santa Messa della V domenica di quaresima, insieme al parroco don Dino Straccia, a padre Gianfranco Priori (più conosciuto come “Frate Mago”) e a padre Kumar, sacerdote indiano (in Italia per motivi di studio) che è stato presentato alla comunità. Ha assistito alla celebrazione il diacono Walter Gandolfi.

Prima della celebrazione ha preso la parola don Dino Straccia che ha sottolineato come questo luogo sia caro agli abitanti di Montemonaco poiché è il cuore pulsante della città, dove tutti i fedeli hanno ricevuto i sacramenti, hanno vissuto momenti belli come un matrimonio o un battesimo, o tristi, come un funerale. Il parroco si è dimostrato pieno di gratitudine verso l’ingegner Filippo Massimi che ha fatto l’impossibile per contenere i costi e allo stesso tempo fornire il materiale migliore.

È intervenuta poi la direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolami che ha ringraziato tutti gli sponsor che hanno contribuito al restauro delle opere d’arte danneggiate dal terremoto: l’Anci Marche, il Pio Sodolizio dei Piceni e il Consolato di Polonia. Grazie alle donazioni è stato possibile riportare all’antico splendore il crocifisso della fine del Quattrocento che fa bella mostra di sé sulla parete di fondo della chiesa e altre opere che sono rimaste in situ.

L’ingegner Filippo Massimi ha ringraziato l’architetto Dennis Berrettarossa di Comunanza per l’impegno profuso e ha illustrato ai presenti tutti i lavori che si sono resi necessari per poter riaprire la chiesa. L’ingegner Massimi ha anche rivolto un pensiero agli abitanti dell’Aquila, notando come la riapertura di San Benedetto Abate coincida con il decimo anniversario del tragico terremoto che nel 2009 colpì il capoluogo abruzzese.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco Onorato Corbelli che ha anche annunciato la riapertura fra due mesi della chiesa di San Biagio all’Isola.

Nell’omelia il Vescovo Carlo ha manifestato la sua gioia per la riapertura della chiesa e per la numerosa presenza di fedeli, ricordando che Montemonaco è una delle città più provate della nostra diocesi. Il Vescovo ha ricordato quanto sia stata provata la popolazione dopo gli eventi sismici e dunque quanto sia di conforto e di speranza il fatto che questi territori non siano stati abbandonati. Pendendo spunto dalle letture del giorno e legandole alle vicende della città, il Vescovo Carlo ha evidenziato come la liturgia ci parla di Dio che continua ad aprire strade nonostante tutti gli ostacoli che possono arrestare il nostro cammino. La nostra speranza si fonda su Dio e grazie alla nostra collaborazione essa può diventare realtà. Allo stesso modo il brano del Vangelo ci invita a guardare in avanti, a non fissarci su un passato che rischia di paralizzare la nostra esistenza.

Al termine della celebrazione è stato proiettato un video che ha ripercorso le fasi della ricostruzione ed è stato offerto un rinfresco.

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