GROTTAMMARE – Il Presepe Vivente di Grottammare, giunto alla sua XIV edizione, rappresenta una realtà viva nella città. Anno dopo anno è riuscito sempre più ad affascinare migliaia di visitatori ad ogni singola edizione ed è ormai considerato tra le rievocazioni più riuscite del territorio. Con oltre quattrocento figuranti in costume d’epoca, il presepe si anima tra le suggestive vie del Vecchio Incasato rappresenta per i visitatori un vero e proprio cammino itinerante, come un salto nel passato, ammirando silenziosamente scene di vita quotidiana e vecchi mestieri ricostruiti fedelmente nelle caratteristiche grotte del borgo.

Domenica 3 febbraio, circa duecento tra figuranti, organizzatori e simpatizzanti si sono incontrati per un pranzo conviviale presso l’Hotel Parco dei Principi per festeggiare la fortunata manifestazione. Infatti il tradizionale pranzo dell’Associazione ha sancito ufficialmente la chiusura dell’edizione del “Presepe Vivente 2018/2019” dando appuntamento a tutti per l’edizione 2019/2020.

Numerosi gli ospiti d’eccezione, dal primo cittadino Enrico Piergallini, orgoglioso per il grande successo della rievocazione 2018/19, a Mons. Gervasio Gestori, instancabile sostenitore della fortunata rievocazione, ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile. Infine, ma non per ordine d’importanza una nutrita delegazione di persone appartenenti alla grande famiglia della Caritas diocesana. Infatti, l’associazione “Presepe Vivente Grottammare” ha voluto fortemente che partecipassero alla festa, uomini e donne che stanno attraversando un momento delicato della loro esistenza. Un gesto semplice ma autentico che ha saputo regalare momenti di spensieratezza e gioia a chi è fragile e spesso emarginato.

Durante il pranzo, è stato ribadito più volte che il successo di quest’anno non era affatto scontato, a causa dei numerosi imprevisti. Ma la passione e la forza di volontà hanno fatto realizzare l’irrealizzabile. Un grande applauso è stato tributato a Fabrizio Rosati, presidente dell’associazione il quale è stato capace di motivare e coordinare l’intero evento attraverso la sua instancabile passione.

“La solidarietà del genere umano non è solo un segno bello e nobile, ma una necessità pressante, un ‘essere o non essere’, una questione di vita o di morte.” Kant.

Riviviamo il Presepe Vivente attraverso le foto di Aureliano Mascaretti

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