Il Papa assicura la sua “grande prossimità spirituale” ai giovani partecipanti e li invita ad “aprire la porta del cuore al Signore e alla sua Parola” e a “promuovere una cultura dell’incontro”, accogliendosi “gli uni gli altri nel rispetto delle differenze”.
Quest’anno Taizé ha scelto per tema dell’Incontro: “Non dimentichiamo l’ospitalità”. Il Papa richiama, a questo proposito, quanto scritto nel messaggio 2018 per la Giornata mondiale della gioventù ed incoraggia anche i giovani di Taizé a non perdere mai “il gusto di godere dell’incontro, dell’amicizia, il gusto di sognare insieme, di camminare con gli altri. I cristiani autentici non hanno paura di aprirsi agli altri, di condividere i loro spazi vitali trasformandoli in spazi di fraternità”. Papa Francesco esorta pertanto i giovani a scoprire che “è possibile vivere un’ospitalità generosa, imparare ad arricchirsi dalle differenze degli altri e far fruttificare i talenti per divenire costruttori di ponti tra le Chiese, le religioni e i popoli”. Agli incontri di Taizé, partecipano protestanti, cattolici, ortodossi. Il Papa chiede quindi allo Spirito Santo di aiutare i giovani ad accogliere le differenze dell’altro come “un cammino di comunione” e li invita ad “utilizzare i vostri talenti, la vostra energia e le vostre forze per migliorare il mondo e fare in modo che ogni persona possa trovare il suo posto in seno alla grande famiglia umana”.