“Da Bari il Medio Oriente si vede bene. Meglio che da altri punti di osservazione. Lo ha intuito Papa Francesco insieme ad un’altra convinzione profonda: solo insieme si scruta meglio l’orizzonte”. Lo scrive don Tonio Dell’Olio, presidente della “Pro Civitate Christiana”, sul settimanale delle diocesi umbre “La Voce”, a proposito della recente preghiera ecumenica per il Medio Oriente. Il sacerdote la considera “una risposta corale a quanti credono ancora nella forza delle armi e nell’altezza di muri poderosi, nella supremazia degli uni contro gli altri e nelle alleanze di potere che possono garantire le paure ma non la pace”. A suo avviso, l’incontro è stato una testimonianza di “un ecumenismo per la pace”, mentre “la ricerca comune della pace” rappresenta una “via maestra per l’unità”. “Un’intuizione conciliare che trova realizzazione nel Levante d’italia ma che è insieme una risposta evangelicamente discreta alla convinzione, che oggi appare tanto diffusa, per la quale nemmeno come cristiani siamo tenuti ad accogliere chi scappa dalla guerra, dalla fame o dalla violenza di ogni tipo”. Dell’Olio sottolinea, inoltre, come, a Bari, “accanto all’efficacia della preghiera, della riflessione e del dialogo, non è mancata la parola coraggiosa della denuncia contro i potentati politici ed economici che traggono profitto dai conflitti, contro i costruttori e commercianti di armi, contro chi non rispetta le minoranze e l’identità di Gerusalemme come città madre delle tre fedi”.