La devozione al Sacro Cuore risale al Medioevo, ma è stata diffusa in tutto il mondo dopo le rivelazioni che Gesù ha fatto alla monaca francese Margherita Maria Alacoque. La religiosa aveva come suo confessore il santo gesuita Claude de la Colombière. È questo il motivo per cui nella chiesa romana del Nome di Gesù, fondata da Sant’Ignazio di Loyola e dai primi gesuiti, si conserva l’immagine realizzata nel Settecento dal pittore Pompeo Batoni e diffusa in tutto l’orbe cattolico. Il culto al Sacro Cuore sottolinea allo stesso tempo l’umanità di Cristo e il suo amore misericordioso verso i peccatori. Quest’ultimo tema, come è noto, è particolarmente caro a Papa Francesco che, non a caso, è stato un gesuita.