“Fedeltà è cambiamento” è il tema scelto per la settima edizione del Festival della Dottrina sociale della Chiesa, in programma a Verona, dal 23 al 26 novembre. “La fedeltà e il cambiamento, a prima vista, sembrano indicare due modi di essere troppo differenti per risultare componibili – spiega mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival -. Ma se la fedeltà è il modo di rispettare la propria e l’altrui dignità, se traduce l’originaria apertura alla verità, al bello e al bene, diventa subito chiaro che la fedeltà richiede un cambiamento: per essere noi stessi in maniera sempre più compiuta chiediamo a noi stessi di cambiare”. La manifestazione, alla sua settima edizione, si pone come un intreccio tra alcuni attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti. Da questi incontri nascerà un’attenta analisi critica della società: “È in forza della fedeltà alla grandezza e intangibilità di ogni essere umano che non sono accettabili l’alto tasso di disoccupazione, un modello di crescita economica che fa aumentare il numero dei poveri, una sanità che cura di più e meglio chi ha soldi, l’eccesso di individualismo, una finta democrazia senza partecipazione dei cittadini”, aggiunge mons. Vincenzi.
Per questo il Festival si propone come laboratorio di idee e buone pratiche: “‘Fedeltà è cambiamento’ significa che non si guarda solo indietro, non ci si guarda solo attorno, ma si guarda in avanti”. La serata inaugurale del Festival si terrà giovedì 23 novembre alle ore 20,30 all’Auditorium del Cattolica Center, di via Germania 33, a Verona con l’intervento del card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, sul tema “Di fronte al cambiamento: una prospettiva dall’Asia”. I soggetti promotori del VII Festival della Dsc sono: Fondazione Toniolo, Fondazione Segni Nuovi, Fondazione Cattolica Assicurazione, Circolo Noi Lievito, Ucid, Confcooperative, Acai, Gruppi della Dottrina sociale della Chiesa, Collegamento sociale cristiano, Movimento studenti cattolici.