Papa Francesco “ci trasmette il sogno” di una Chiesa in uscita, afferma mons. Nunzio Galantino, segretario generale Cei, nella relazione al 9° Convegno nazionale dei direttori e delle equipe dei Centri missionari diocesani (Cmd) che si è aperto questo pomeriggio a Sacrofano. Per la Chiesa, spiega, “’uscire’ non è il risultato di un impegno volontaristico, bensì la risposta a un invito che proviene da Dio stesso, dalla sua chiamata coinvolgente attraverso Gesù Cristo nello Spirito”. Si tratta di “mettersi in ascolto della Parola di Dio e al contempo delle parole dell’uomo” perché “un missionario è un buon samaritano per gli altri”. Tuttavia, per “uscire verso” occorre prima “uscire da”, ossia liberarsi da “forme convenzionali, strutture irrigidite, comportamenti distonici, facili sicurezze, paure paralizzanti”. “Solo una Chiesa che accetta di incamminarsi su questa strada saprà riscoprire la gioia della Missio ad gentes” riconoscendo e vivendo “la trasversalità dell’ad gentes nell’ambito di tutte le attività pastorali (dalla salute, alla catechesi; dalla scuola alla pastorale familiare…)”. In passato, osserva Galantino, una pastorale di “conservazione” o di “mantenimento” non sentiva l’urgenza di “accendere il fuoco della missione”; oggi invece “è fondamentale creare canali di comunicazione tra ogni Chiesa locale e tutta l’opera missionaria della Chiesa nel mondo”. Occorre “guardare con gratitudine ed esultanza le meraviglie che lo Spirito Santo” opera “in ogni parte della terra”.

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