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La valutazione delle competenze nell’ IRC

di Luisa Del Balzi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel pomeriggio del 22 maggio, presso l’Istituto delle suore Concezioniste di San Benedetto del Tronto, si è svolto il Corso di Formazione per i docenti di Religione Cattolica, della Diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto, sul tema “La valutazione delle competenze nell’Irc”. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di informare i docenti sulle disposizione della C.M. N.3 del 13 febbraio 2015, ma soprattutto dare una opportunità di confronto e chiarimento sulla valutazione delle competenze. Relatore dell’incontro è stato il prof. Sergio Cicatelli, attualmente Dirigente Scolastico, collabora con il Dipartimento per l’Istruzione del MIUR, consulente del Servizio Nazionale Irc della CEI e membro delle Commissioni CEI per la revisione dei programmi di religione cattolica, docente di Legislazione scolastica e di Relazioni interdisciplinari presso l’Università Lateranense di Roma. Il prof. Cicatelli, presentato dalla prof.ssa Giuseppina Mozzoni, Responsabile diocesano del Servizio Irc, ha introdotto la relazione partendo dalle varie scuole di pensiero sulla definizione di competenza, ma sottolineando anche  ciò che non può essere considerato e valutato come tale in ambito didattico. Come spiega infatti essa “…è un’azione complessa e originale della persona in risposta a un problema reale, basata sull’attivazione di risorse interne e l’utilizzazione di quelle esterne per raggiungere un risultato positivo nell’esercizio della propria responsabilità”. In ragione di ciò, aggiunge il Professore, non esiste la competenza, ma la persona competente, in quanto vi è un legame necessario tra competenze e conoscenze. In particolare, occorre tener presenti le competenze chiave distinguendo tra quelle di cittadinanza secondo il  Regolamento dell’obbligo e quelle secondo la Commissione europea.

Entrando nell’ambito specifico degli insegnanti di disciplina, la domanda di fondo è: quale competenza religiosa? Essa “non può ridursi  alla conoscenza dei contenuti, ma deve estendersi alla relazione personale che ognuno stabilisce con quei contenuti sul piano della motivazione, della comprensione, della elaborazione, della valutazione e della decisione. Non spetta alla scuola (né all’Irc) condurre lo studente a una specifica scelta religiosa ma è suo compito fornire gli strumenti perché nella sua vita personale quello studente possa compiere scelte libere e consapevoli non solo in ambito culturale o professionale ma anche in ambito religioso”. Tale risposta personale dunque pone in evidenza che occorre promuovere le competenze di un alunno proponendogli situazioni significative che producano risposte autonome. L’insegnante, afferma sempre Cicatelli,  ha come compito quello di dare un senso alle domande religiose dello studente, facendo si che tale competenza si estenda nelle realtà extrascolastiche. Compito dell’insegnante è però anche quello di valutare le competenze. Ciò include necessariamente la distinzione tra la valutazione degli apprendimenti per giungere alla valutazione per gli apprendimenti, vale a dire dalla valutazione tradizionale alla valutazione autentica (in situazioni reali). A tal proposito risulta necessaria la predisposizione delle rubriche valutative ( scala di punteggi prefissati e lista di criteri di ogni punteggio, impiegati per valutare la qualità dei prodotti e delle prestazioni in un determinato ambito), per le quali è necessaria anche la partecipazione degli studenti e l’autovalutazione. Spostare l’attenzione sulle competenze, precisa Cicatelli, in riferimento alle Linee guida dell C.M n. 3/15,  non significa trascurare il ruolo determinante dell’apprendimento tradizionale (competenze e abilità) poiché una competenza necessita di un “solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari”… “di un uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento ai quali si applica…effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali”. Ciò presuppone, conclude il Professore,  un’azione didattica incisiva e specifica: progettazione, attività didattica in classe, valutazione.

Sara De Simplicio: