X

Francesco ai bambini: “La gioia aiuta a salvare il mondo!”

 

ZENIT / di Giuseppe Cesareo

Grande gioia per la comunità parrocchiale di San Pier Damiani, a Casal Bernocchi, nella periferia sud di Roma, per la visita pastorale di papa Francesco, la sua quindicesima in una parrocchia della sua diocesi.

Jorge Bergoglio è il terzo Papa che visita la Parrocchia di San Pier Damiani: prima di lui fu Paolo VI, il 27 febbraio 1972, a visitare la parrocchia per il nono centenario della morte del cardinale San Pier Damiani (1007-1072), dottore della Chiesa, e successivamente fu la volta di Giovanni Paolo II il 13 marzo 1988.

La visita si è aperta al campo della Polisportiva di Casal Bernocchi con l’incontro con i bambini e i ragazzi del catechismo, con i giovani e quanti frequentano la struttura del quartiere romano, definito “un quartiere dormitorio”.

Ad accoglierlo, tra gli altri, il vicario Agostino Vallini, che è titolare di San Pier Damiani, e il parroco don Lucio Coppa.

I bambini e i ragazzi presenti, prima di iniziare ad “interrogare” Francesco, hanno donato, a questo, un libro con tutte le domande e i disegni preparati per lui.

Il dialogo tra il Papa e i ragazzi è stato molto semplice, ma allo stesso tempo carico di significato. Francesco, nel rispondere alle domande, ha chiarito come “la preghiera”, il rispetto “per tutti, anche per chi non mi vuole bene”, il “giocare” come fonte di gioia, “l’obbedienza” ai genitori, il non aderire alla violenta “mafia”, sono strumenti utili per “aiutare Gesù a salvare il mondo” e seguirlo, perché i bambini e i giovani “contano tanto”.

Francesco ha poi raccontato con ilarità che da ragazzino, quando giocava a calcio, era etichettato come un “pata dura” (una gamba dura) finendo, pertanto, ad essere sempre destinato al ruolo di portiere.

Ultimo spunto interessante, però, Francesco lo ha dato parlando della “vocazione”, sua e di tutti. “Ognuno ha una strada”, ha detto il Papa, e questa strada la indica Gesù.

“È molto bello — continua — essere sposati e avere una famiglia. È una grazia!”, ma il Signore apre anche altre vie, come è successo a Francesco quando a 16 anni ha sentito, come “si sente nel cuore l’amore per una ragazza”, che il Signore lo voleva prete: “Eccomi, sono prete!”, ha detto il Papa.

Dopo aver pregato un’Ave Maria e impartito la benedizione, il Papa ha raggiunto i locali della parrocchia dove ha incontrato le famiglie dei battezzati nell’ultimo anno, i poveri assistiti dalla Caritas parrocchiale, gli ammalati e la Comunità neocatecumenale, e ha confessato quattro fedeli (un bambino, un giovane e due adulti).

Momento conclusivo della visita sarà la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Papa nella chiesa parrocchiale.

Sara De Simplicio: