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San Benedetto, conosciamo “l’Armadio dei Piccoli” che dona i vestiti gratis alle famiglie

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi abbiamo intervista gli operatori di una bella realtà che opera a San Benedetto del Tronto, “L’Armadio dei Piccoli”

Come nasce “L’armadio dei Piccoli”?
L’Armadio dei piccoli nasce nel 2012 semplicemente allargando l’esperienza di alcune famiglie amiche che avevano cominciato a scambiarsi vestitini o attrezzature necessarie alla prima infanzia. Da qui l’idea di mettere a disposizione questo materiale anche per altre famiglie e particolarmente per chi ne avesse avuto bisogno. Grazie alla disponibilità dell’allora Vescovo Gestori “l’Armadio dei Piccoli” è stato inaugurato in un locale sito in via Forte e messo a disposizione del Vescovo stesso nel luglio 2012 e da quel momento in poi è diventato un riferimento come sportello di raccolta di  materiale dalle famiglie donatrici e di distribuzione dello stesso alle famiglie richiedenti.  Dal mese di marzo di quest’anno l’attività dell’Armadio, che oltre al lavoro di apertura al pubblico prevede anche un grosso lavoro di smistamento (anche rispetto alla stagionalità) e di riordino, si è trasferito in Via Veneto (traversa di via Pizzi) in un locale sempre messo a disposizione dalla Diocesi con alcune piccole novità ma sempre nello spirito iniziale di mettere a disposizione delle famiglie un luogo curato ed accurato come un negozio dove poter ricevere in dono vestiti e scarpe, attrezzature per la prima infanzia, giochi, e in base alle scorte, pannolini e alimenti per neonati (latte in polvere, omogenizzati, farine… etc.).

Quali sono queste novità?
Prima fra tutte, oltre a ridefinire le regole per la continuità dell’accesso al servizio, è quella che “l’Armadio dei Piccoli” aderisce al progetto OSPOWeb messo a disposizione dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, e veicolato dalla Caritas diocesana, con l’obiettivo di sostenere in maniera più efficace l’attività di raccolta dati relativa alle persone in difficoltà, migliorando in questo modo anche la qualità del servizio. Questo significa che i dati raccolti attraverso il nostro centro d’ascolto, nel rispetto della legge sulla privacy, possono essere condivisi con tutte le realtà della Diocesi che aderiscono allo stesso database, favorendo in questo modo la possibilità di lavorare in rete. Siamo fermamente convinti infatti che tutte le realtà che operano nel sociale, in questo caso nell’ambito della povertà, debbano il più possibile coinvolgersi perché la risposta al bisogno sia intera e partecipata.

Che cosa significa precisamente?
Significa che la difficoltà economica delle famiglie che si rivolgono a noi dipende ovviamente da cause specifiche, prima fra tutte la mancanza di lavoro, ma anche difficoltà abitative o problemi di tipo familiare… Lavorare in rete significa innanzitutto investire del tempo adeguato all’ascolto per mettere in campo, nel limite del possibile, tutte quelle risposte o comunque i possibili percorsi per l’affronto del bisogno di fondo, favorendo appunto una rete con tutti i soggetti che possono essere messi in campo.  Insomma non ci limitiamo a dare “cose” ma ci impegniamo ad incontrare e ascoltare le persone.

Com’ è la risposta delle persone?
Le richieste che riceviamo sono veramente tante e in questi anni abbiamo censito oltre 400 nuclei famigliari del comune di San Benedetto ma anche di zone limitrofe. Di queste almeno il 25% sono italiane, gli altri sono nuclei stranieri comunque insediati nel nostro territorio anche da diversi anni che, come non si fa a fatica a pensare, con un solo stipendio, se va bene, non riescono ad arrivare a fine mese. Ci prendiamo particolarmente cura delle donne in gravidanza, fornendo loro tutto il necessario per la nascita (corredino completo, carrozzina, ciuccetti, pannolini…). Ovviamente questo è possibile grazie a tutte le famiglie che sin da subito ci hanno dato fiducia donandoci tantissimo materiale, e alle persone che nel tempo ci hanno sostenuto  donando del loro tempo in maniera gratuita, così come facciamo ciascuno di noi che siamo all’Armadio dei piccoli dall’inizio. Per le scorte di pannolini particolarmente invece dobbiamo ringraziare il Comune di San Benedetto del Tronto e “Gli amici di Babbo Natale” che da 2 anni hanno rivolto la loro simpatica e originale iniziativa a favore dell’ “Armadio dei Piccoli”.

Quali progetti avete in cantiere?
Da tempo stiamo pensando a come utilizzare al meglio tutto quello che ci viene donato, sia per quello che riguarda le quantità, ma anche la qualità. Siamo sempre attenti nel nostro modo di operare a che comunque non si perda il valore delle cose, sebbene vengano ricevute gratuitamente… abbiamo delle idee… vediamo cosa riusciremo a fare.

Quale è stata la gioia più grande per voi in questi anni di servizio?
Innanzitutto quella di favorire un’attività in cui chi dona è il primo protagonista di un gesto d’amore che verrà rivolto a chi ne ha bisogno. Sì è vero, l’attività di noi volontari è impegnativa soprattutto per il riordino, l’immagazzinamento, i cambi di stagione, ma i veri protagonisti sono le famiglie donatrici, o in maniera diversa tutti quelli che hanno donato a favore dell’ “Armadio dei Piccoli”. Succede in più alle famiglie che quando i figli crescono non si sa cosa farne dei vestiti, spesso ancora in buonissimo stato, delle attrezzature o dei vari regalini alcuni nemmeno scartati: sapere che non andranno “buttati” ma che possono essere donati a chi ne ha bisogno rende realmente le famiglie consapevoli ed entusiaste di portarci queste cose in una maniera quasi sempre ottimale.
E come dicevo prima siccome non stiamo lì a “dare cose” e basta, è evidente come anche con diverse famiglie richiedenti si sia creato nel tempo un vero rapporto di amicizia.
All’interno dell’ “Armadio dei Piccoli” è appeso, sin da quando abbiamo aperto, un quadro in cui abbiamo trascritto un’affermazione dell’allora papa Benedetto XVI ripresa dall’enciclica “Deus caritas est” che ha segnato e segna il nostro cammino di questi anni e che dice: “Ad un mondo migliore si contribuisce soltanto facendo il bene adesso ed in prima persona, con passione e ovunque ce ne sia la possibilità, indipendentemente da strategie e programmi di partito. Il programma del cristiano – il programma del buon Samaritano, il programma di Gesù – è «un cuore che vede». Questo cuore vede dove c’è bisogno di amore e agisce in modo conseguente”.

“L’Armadio dei Piccoli” è aperto il lunedì dalle 9:30 alle 11:30 per le famiglie richiedenti, e il giovedì dalle 9: 30 alle 11:30 per le famiglie donatrici, e se necessario diversamente, su appuntamento

Redazione: