Bolivia“È una martire”: con queste parole il cardinale Stanislaw Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia e segretario particolare di Giovanni Paolo II, ha definito la 25enne Helena Kmiec, assassinata in Bolivia il 24 gennaio scorso. La giovane missionaria, nata nel piccolo paesino di Libiaz ma residente a Gliwice in Polonia, a Cochabamba avrebbe dovuto occuparsi dei bambini in un asilo costruito dai Salvatoriani. Don Sebastian Kozyra, parroco di Libiaz, assicura che tutti gli abitanti della cittadina “pregheranno per Helena e conserveranno la sua memoria”. Il nuovo arcivescovo di Cracovia, mons. Marek Jedraszewski, si dice “sconvolto” dalla tragedia. “So che era piena di entusiasmo e nonostante le venisse sconsigliato di recarsi in Bolivia, considerata paese poco sicuro, voleva a tutti i costi servire Cristo”. Il presule ha anche sottolineato “in questa triste occasione desidero sottolineare la grande verità: la Chiesa costruisce la sua perenne giovinezza attraverso dei martiri; non solo quei lontani nel tempo ma anche quelli dei nostri giorni”.

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