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“Settimane della Misericordia” nello spirito del Giubileo: ospitalità gratuita a persone e famiglie

Di Gigliola Alfaro

Il Giubileo straordinario della Misericordia, voluto da Papa Francesco, ha richiamato tutti a uno spirito misericordioso rivolto verso il prossimo, ancor più se in evidente difficoltà. In questo contesto,il portale www.ospitalitareligiosa.it, con l’appoggio dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale del tempo libero turismo e sport, ha attivato per tutta la durata dell’Anno Santo l’iniziativa “Ospitalità Misericordiosa” dando soggiorno gratuito a famiglie meno abbienti per un totale di 27.201 notti in 51 strutture su tutto il territorio nazionale.Ora il portale www.ospitalitareligiosa.it lancia un nuovo progetto:

le “Settimane della Misericordia” per ospitare gratuitamente in tutta Italia persone e famiglie poco abbienti.

La fantasia della carità. “Il Pontefice sollecita alla Misericordia affinché le iniziative non terminino con il Giubileo ma continuino come gesto caritatevole imprescindibile dall’essere cristiani. E la ‘fantasia della carità’ più volte da lui citata, ci porta a proporre questo nuovo progetto che, in parte, ricalca quello dell’‘Ospitalità Misericordiosa’ – racconta Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana, che cura l’iniziativa -.Le strutture religiose di ospitalità e quelle laiche di settore metteranno gratuitamente a disposizione una camera per una settimana, in favore di una famiglia che altrimenti non avrebbe potuto permettersi una breve vacanza.L’esperienza raccolta dalla prima iniziativa di questo genere ci consente di creare un palinsesto più fruibile e semplificato, in modo che i beneficiari e gli offerenti possano trovare maggiore facilità di accesso”.

Da maggio a ottobre 2017. L’accoglienza gratuita da parte delle strutture sarà standardizzata in settimane, dal sabato al sabato o dalla domenica alla domenica, da maggio a ottobre 2017. Ogni struttura potrà scegliere se aderire con una o più settimane, indicando le date precise, il numero dei posti letto che mette a disposizione, il tipo di trattamento (pernottamento e colazione, mezza pensione, pensione intera). Così anche per diocesi e parrocchie, garanti dei non abbienti, sarà più semplice individuare la soluzione da proporre ai loro assistiti.Il tutto sarà regolato da un “disciplinare” che chiarirà a tutti i protagonisti dell’iniziativa i dettagli, i termini, le condizioni e le responsabilità.

Ma concretamente come si può cogliere questa opportunità? “Per individuare i soggetti che possono usufruire dell’iniziativa misericordiosa – risponde Rocchi -,

fondamentale sarà l’apporto delle parrocchie, delle diocesi e delle istituzioni religiose.

Saranno loro che dovranno segnalare le persone e richiedere alle strutture la disponibilità e farsi garanti del loro status.Saranno così coinvolte le tante comunità che sul territorio assistono situazioni difficili e che sono in grado di effettuare una valutazione di merito nei confronti dell’iniziativa.Le spese di viaggio per raggiungere la struttura sono necessariamente a carico degli ospiti oppure – ove ve ne fosse la disponibilità- può provvedervi l’ente religioso o la parrocchia garante”.

Il ruolo di parrocchie e diocesi. Sul portale www.ospitalitareligiosa.it verrà inserita una sezione speciale denominata “Settimane della Misericordia” nella quale sarà possibile consultare l’elenco delle strutture aderenti all’iniziativa, il tipo di camera che mettono a disposizione, il trattamento, oltre alla scheda completa della struttura già presente sul sito. Le strutture segnaleranno la loro disponibilità all’Associazione Ospitalità religiosa italiana per accogliere gratuitamente gli ospiti, tramite il modulo reperibile sul portale e indicando la settimana, il numero di ospiti accettati e il tipo di trattamento.Parrocchie, diocesi e istituzioni religiose individueranno i casi “particolari” da loro seguiti (singoli o famiglie) meritevoli di attenzione rispetto a questa iniziativa, a condizione che siano regolarmente residenti in Italia e dispongano di una dimora nella quale rientrare al termine del periodo di ospitalità.“A solo titolo di esempio – precisa Rocchi – si indicano

famiglie numerose mono o senza reddito, genitori singoli con figli a carico, pensionati con un reddito insufficiente, adulti rimasti senza lavoro; persone che in ogni caso non potrebbero permettersi un soggiorno a pagamento”.

A questo punto gli enti religiosi reperiranno sul portale la struttura in grado di accogliere gli ospiti e la contatteranno indicando i dati delle persone da accogliere, garantendo per loro e per gli eventuali costi non compresi nell’ospitalità gratuita. Le prenotazioni dovranno effettuarsi con un anticipo minimo di 15 giorni dall’inizio del soggiorno. Parrocchie e diocesi devono confermare alla struttura la prenotazione in forma scritta (mail, fax o lettera) a firma del proprio legale rappresentante, indicando nome, età, nazionalità degli ospiti e rapporto di parentela fra loro. “Tutta l’attività dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana per l’organizzazione e il coordinamento dell’iniziativa – conclude Rocchi – è svolta a titolo gratuito, per dare il proprio concreto contributo allo spirito di Misericordia sollecitato da Papa Francesco”.

Redazione: