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Il Papa a pranzo con i malati del San Raffaele di Borbona, a Rieti

Zenit di Salvatore Cernuzio

Il pellegrinaggio della misericordia che ha visto il Papa percorrere in circa 6 ore le zone Centro Italia devastate dal terremoto, ha registrato una nuova, significativa, tappa. Poco dopo essersi recato ad Amatrice, dove ha abbracciato la popolazione e pregato tra le macerie degli edifici, Francesco ha fatto una breve visita a sorpresa ai malati ricoverati nella RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) San Raffaele a Borbona, nella provincia di Rieti.

Accreditata con il Servizio Sanitario Regionale, la struttura accoglie ospiti non autosufficienti e non assistibili a domicilio ai quali sono erogate prestazioni sanitarie, socio assistenziale, di recupero funzionale e di mantenimento. La maggior parte di loro, sono sfollati anziani o feriti dopo il terremoto del 24 agosto. 

Il Papa li ha salutati uno ad uno – 60 in totale – dopo essere giunto intorno alle 11 nell’istituto immerso nella suggestiva valle dei castagneti e faggeti del fiume Velino. Esso si estende su una superficie di circa 6mila metri quadrati immersa in un parco giardino di oltre 3mila metri e dispone di 60 posti letto organizzati in tre nuclei con camere a due posti letto e servizi, dotate di ogni comfort. 

Nella sorpresa generale, Francesco si è recato nelle diverse stanze; ad alcuni ha offerto una carezza, un abbraccio, una parola di conforto per poi comunicare che avrebbe trascorso con loro anche il pranzo. Una notizia accolta con una “gioiosa turbolenza”, come ha spiegato alla Radio Vaticana Alberto Bertolini, amministratore delegato del San Raffaele.

“Questa mattina è stata una cosa meravigliosa”, ha affermato, “una cosa che ha colto tutti inaspettatamente e ha riempito di speranza tutti coloro che stiamo ospitando nella nostra struttura. Dopo tanti disagi, amarezze, tristezze, questo squarcio di sole ha riempito tutti di una grandissima gioia. La solidarietà espressa dal Santo Padre è stata veramente tangibile, sentita da tutti”.

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