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Vocazioni: mons. Dal Molin (Cei), “essere in ricerca, con un punto di domanda perenne piantato nel cuore”

“La Gmg è un appello a vivere insieme la riscoperta di due grandi domande che Gesù pone ai primi discepoli e a Maria Maddalena: ‘Che cosa cercate?’; ‘Donna, chi cerchi?’. Due domande, un unico verbo, dove è racchiusa l’essenza stessa dell’uomo: un essere in ricerca, con un punto di domanda perenne piantato nel cuore”. È quanto scrive monsignor Domenico Dal Molin, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni(Unpv) della Cei, nell’editoriale della rivista “Vocazioni”. Il terzo numero della pubblicazione bimestrale edita dall’Unpv è intitolato “Beati i misericordiosi” e, alla vigilia della Giornata mondiale della gioventù di Colonia, propone alcuni contributi – come quelli di monsignor Nicolò Anselmi e di don Michele Falabretti – dedicati ai giovani. “Noi – scrive ancora mons. Dal Molin – cammineremo con loro, compagni di viaggio e di pellegrinaggio. Non ci interessa a quale categoria sociologica o di marketing essi appartengano; non ci interessa se sono sdraiati o in piedi; non ci interessa se sono dei nostri o non dei nostri”. Richiamando le parole del poeta Rainer Maria Rilke – “prima di correre a cercare risposte vivi bene le tue domande” – mons. Dal Molin osserva che “Gesù, maestro del desiderio, ci aiuta a comprendere come la ricerca nasca sempre da un’assenza; e rivolge quelle domande a ciascuno di noi, per insegnarci a volare alto, per andare oltre tutti coloro che gridano concitati o sussurrano suadenti: ‘Accontentati!’”. “Solo così – conclude – potremo percepire la bellezza della beatitudine dimenticata: ‘Beati gli inquieti e insoddisfatti, perché saranno cercatori di tesori e perle preziose’”.

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