I volontari impegnati saranno più di 3mila, provenienti da Marche, Emilia Romagna, Lombardia e Abruzzo. Raccontando dell’amicizia di Papa Francesco con il Pellegrinaggio, monsignor Giancarlo Vecerrica, amministratore apostolico di Fabriano-Matelica e ideatore e guida del cammino, ha detto: “Mi ha commosso più degli altri anni quando gli ho detto che parteciperanno moltissimi giovani. Si è fatto subito pensieroso e ha detto: ‘Andate avanti con coraggio!’”. Durante l’accensione della Fiaccola, il Papa ha promesso che farà una sorpresa per la serata di sabato, per assicurare ancora una volta la sua vicinanza. “L’Italia è un Paese sotto esame: come per il primo Pellegrinaggio, dobbiamo pregare per ‘passare gli esami’”, ha aggiunto monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia. Di Macerata come “città aperta e pronta ad accogliere i pellegrini” ha parlato il sindaco Romano Carancini. Al pellegrinaggio parteciperanno anche i detenuti della cooperativa sociale Giotto del Carcere “Due Palazzi” di Padova, che porteranno la loro testimonianza, insieme alle lettere di due ergastolani che avrebbero voluto partecipare. “Le autorità di questo Pellegrinaggio sono innanzitutto i carcerati”, ha affermato Ermanno Calzolaio, presidente dell’Associazione “Comitato Pellegrinaggio a Loreto”. Offrirà la sua testimonianza allo stadio anche padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo (Siria). Carlo Cammoranesi, responsabile dell’ufficio stampa, ha ricordato che “da maggio è online il nuovo sito del Pellegrinaggio”.