Con la lettera indirizzata ai vescovi di Russia, Bielorussia e Kazakistan, che ieri hanno ricordato il giubileo della riorganizzazione di queste chiese, la presidenza del Ccee ha voluto ricordare come “la Chiesa in Europa respira con due polmoni e la Chiesa cattolica in Russia e in Bielorussia è determinante per il futuro della Chiesa in tutta l’Europa”. Nell’Anno della misericordia “possa questo ricordo diventare per tutti i fedeli cattolici in questi tre Paesi un’occasione per rinnovare la loro speranza in Cristo e la loro dinamica missionaria. Possano, inoltre, i rapporti istituzionali con lo Stato, con la Chiesa ortodossa nei vostri Paesi e con le altre Conferenze episcopali d’Europa, diventare segno sempre luminoso di Cristo per un mondo che cerca la pace e la riconciliazione nella difesa del bene comune”. La lettera si conclude con l’invito a proseguire nel lavoro comune di annuncio del Vangelo: “Nel mondo d’oggi, molti non conoscono ancora Dio. Lavoriamo incessantemente affinché l’umanità intera possa conoscere e amare il vero Dio”. I membri della presidenza Ccee che firmano la lettera sono: cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente Ccee; cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e vicepresidente del Ccee; mons. Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari e vicepresidente Ccee. I presidenti delle Conferenze episcopali cui è indirizzata la lettera sono: mons. Paolo Pezzi (Federazione russa); mons. Tadeusz Kondrusiewicz (Bielorussa); mons. José Luis Mumbiela Sierra (Kazakistan).