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UCSI Marche, Laura Ripani ci presenta l’importante realtà dei giornalisti cattolici

DIOCESI – Nell’ultima assemblea elettiva regionale UCSI del 31 gennaio 2016 (vedi l’articolo), è stato eletto il nuovo direttivo della regione Marche. Come presidente è stato confermato Maurizio Socci, eletto Vicepresidente Alessandro Malpiedi, segretaria Laura Ripani e tesoriere Egidio Montemezzo.
Per conoscere questa importante realtà abbiamo intervistato la nuova segretaria regionale, la giornalista Laura Ripani.

Laura ci presenti la realtà dell’UCSI?
L’Ucsi, Unione cattolica stampa italiana é una realtà che da più di 50 anni riunisce quei giornalisti impegnati sia nelle testate laiche sia in quelle diocesane che si riconoscono in un progetto. Lungi dall’essere confessionali, siamo impegnati nella promozione del giornalismo affinché sia sempre piú in grado di aderire a quei principi etici che poi sono verità, pertinenza e continenza che fondano la professione diretta emanazione dell’articolo 21 della Costituzione. La questione etica – tramite una coscienza rettamente formata come ricorda Papa Francesco – ispira il nostro lavoro. La stampa, la Tv e recentemente soprattutto i nuovi media on line devono svolgere appieno il loro ruolo che poi é quello di informare e non ci siano quindi inquinamenti tra le diverse sfere e i poteri, ad esempio la politica o l’economia. Perché questo danneggerebbe entrambi.

Perchè un giornalista dovrebbe aderirvi?
Dovrebbe aderire perché è soltanto un giornalista. Ha cioè veramente a cuore i principi  fondanti la professione non solo come norme da seguire ma come un’esigenza umana,  del suo essere persona prima di tutto.
Un giornalista Ucsi non denuncia gli errori degli altri e non punta il dito ma al contrario promuove le buone pratiche. E il modo migliore per farlo é dare il buon esempio. Fa del suo meglio, quando trova una notizia, ad esempio, per verificarla; per mettersi al servizio del lettore che, tramite il suo lavoro, può conoscere situazioni e cose che non sapeva; fa da tramite tra i palazzi del potere e la gente comune che non ha accesso a questi luoghi “riservati”; se serve svolge, dopo gli opportuni approfondimenti, anche il ruolo di watchdog, cioè cane da guardia del potere denunciando le deviazioni. Insomma non cerca “le buone notizie”  – ben vengano se ci sono – ma le notizie, come tutti gli altri, ma é lo spirito lo muove ad essere differente. Il profondo senso etico, mi ripeto, che lo spinge nel fare il suo lavoro.

Quali iniziative sono state sviluppate dall’UCSI regionale?
Innanzitutto l’Ucsi Marche é il gruppo piú giovane a livello nazionale.
Merito del presidente onorario Vincenzo Varagona che negli anni é riuscito a creare un forte legame tra gli iscritti storici, alcuni ormai ottantenni, e i giovani alcuni addirittura under 30. In quest’ottica la capacitá di penetrazione dell’Ucsi Marche nei social network, ad esempio, la definirei impressionante se penso anche alle altre realtà nazionali Ucsi e non solo. Pollicino nel bosco di media, il primo libro di Varagona che si avvalse della collaborazione un po’ di tutti noi, dei nostri interventi durante un convegno, oramai ha quasi 20 anni.
E ha aperto a noi per primi un mondo con grande anticipo sulle tendenze. Per quanto riguarda le attività per noi il faro é la festa di San Francesco di Sales che apre a gennaio l’anno e ci fa ritrovare, in maniera itinerante, nelle varie diocesi marchigiane che ci accolgono.
E piuttosto che dire cosa abbiamo fatto, colgo l’occasione per guardare avanti e dire cosa faremo, contestualmente invitando tutti ad aderire: i prossimi appuntamenti saranno il Congresso nazionale a Matera, dal 3 al 6 marzo e il Giubileo regionale dei Giornalisti, che si svolgerà a Loreto il 22 aprile. Stiamo anche studiando corsi di fornazione e autoformazione. Ancora indire nuovamente un pellegrinaggio a piedi in primavera e ripristinare il Natale del giornalista a Loreto, dove, permettetemi la nota personale, 12 anni fa incontrai colui che é poi diventato mio marito, Andrea Barchiesi. Per quanto mi riguarda all’Ucsi che ho incontrato dopo la morte dell’amico Sabatino D’Angelo, indimenticato presidente, devo anche questo così come il mio essere giornalista professionista visto che il mio tutor é stato appunto Varagona. Ma non sono la sola. Per tutti noi lui, Maurizio Socci attuale presidente e colleghi come Piero Chinellato caposervio in pensione di Avvenire o Gastone Mosci, per citarne qualcuno, rappresentano modelli da imitare.

Sei stata appena eletta segretaria regionale, quale sarà il tuo compito?
Il mio ruolo come segretario sarà quello di affiancare il presidente nell’organizzazione delle attivitá e un po’ di fare da raccordo tra tutti noi. Maurizio a dir la verità é stato confermato presidente ma ha davvero motivi di lavoro molto seri – la nota malattia del suo coordinatore regionale Franco Grasso – per riuscire a svolgere tutti gli impegni. Mi auguro di poter essere utile e all’altezza della responsabilità che mi é stata data.
Certo, con un gruppo così, é davvero tutto molto bello e stimolante. L’Ucsi Marche, infatti, fino a oggi é stata formata praticamente da un gruppo di amici che condividono gli stessi obiettivi portati avanti con grande entusiasmo. Inoltre oggi ci stiamo strutturando in maniera piú sistematica, abbiamo un tesoriere, un vicepresidente, e siamo pronti per una sorta di “campagna acquisti”. Chi viene con noi?

Redazione: