Uscire.
“Così come stanno andando le cose, non si può più andare avanti”.
Per don Antonio Mastantuono, parroco di Larino, è questa la consapevolezza principale emersa finora nel suo gruppo. Per declinare nel concreto uno dei verbi più amati da Papa Francesco, “bisogna uscire anzitutto dentro la Chiesa: imparare ad abbattere divisioni, muri, barriere tra movimenti e associazioni, operatori di un’area e operatori di un’altra”. Ma uscire è anche “rompere con un certo linguaggio che ci impedisce di essere comprensibili a coloro che sono all’esterno dei nostri recinti”. Ed è proprio in quella direzione, verso il mare aperto, che bisogna tracciare la seconda traiettoria della Chiesa in uscita: “Uscire è il gesto della Chiesa che apre le porte e va all’esterno per evangelizzare. Uscire è andare verso l’altro, non per fare opera di conquista ma per ascoltare con lo stile dell’empatia”. “Simpatico”, puntualizza don Antonio giocando con l’etimologia del termine, è “colui che è capace di entrare in relazione profonda con l’altro, a partire dalla consapevolezza che noi cristiani non portiamo noi stessi, ma qualcun Altro”.