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Germania: un documento ecumenico sul 25° anniversario dell’unità

Sabato 3 ottobre ricorrerà il 25° anniversario della riunificazione della Germania. Per l’occasione il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), cardinale Reinhard Marx, e il presidente del Consiglio della Chiesa protestante in Germania (Ekd), il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, hanno pubblicato un documento comune nel quale si evidenzia con forza come la recente storia della Germania unita sia un successo, nonostante tutte le differenze che esistono ancora su vari livelli, in particolare economico, sociale e di risorse per i giovani. Scrivono i presidenti che nel 1989 “la rivoluzione pacifica dei cittadini della Ddr aveva abbattuto il muro di Berlino, che aveva diviso la Germania e l‘Europa. Le Chiese erano per molti versi coinvolte in questa convergenza: come luoghi di preghiera, per l‘incoraggiamento e per la comprensione”. Per Marx e Bedford-Strohm, “la Germania ha trovato con successo il suo nuovo ruolo in un’Europa pacifica e unita, nonostante siano state molte le difficoltà nei processi interni di convergenza”. Nel dimostrare che “la Germania unita è una forza di pace” questa forza deve andare di pari passo con l’assunzione di nuove responsabilità: “Questa responsabilità si rivolge oggi, per esempio, alla domanda su come affrontare i tanti sfollati che giungono nel nostro Paese”. 

Secondo il cardinale Marx e il vescovo Bedford Strohm, il 25° anniversario della Germania unita deve essere celebrato con gioia e ringraziamento. Ma “la Germania continuerà a trasformarsi: la questione dell‘unità interiore del nostro Paese non solo riguarda la fusione tra Oriente e Occidente, riguarda oggi soprattutto la coesistenza di persone con background differenti e diverse formazioni”. Nel porsi la domanda su come fare a mantenere i buoni rapporti di lavoro e a crearne di nuovi, il cardinale e il vescovo sottolineano l’importanza “del rispetto per la dignità di ogni essere umano e il rispetto speciale per i perseguitati e coloro che sono vulnerabili, perché, come Chiese, troviamo il nostro fondamento nel Vangelo di Gesù Cristo con il compito di contribuire in tal modo a una convivenza di successo e a fornire ambienti di pace e di promozione della comprensione e della riconciliazione”. Il documento precisa come “la coesistenza della casa comune europea” sia una parte “indispensabile della ragion di Stato della repubblica federale di Germania”. Quindi, concludono Marx e Berford-Strohm, “il sostegno al progetto di riconciliazione e unificazione europea rimane un obbligo e una preoccupazione sincera della Germania unita al centro del Continente”.

Simone Caffarini: