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Chiese orientali: serve “un gesto di pace, riconciliazione, amicizia e fratellanza”

“Un gesto di pace, riconciliazione, amicizia e fratellanza”: a chiederlo oggi “nel nome di Cristo” in piazza San Pietro è il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese orientali. Altrimenti, chiede, “come possiamo dire di amare Dio se non amiamo i nostri fratelli?”. “La pace data dal Signore – spiega – ci rende coscienti che siamo stati salvati” e che “nello spirito Siamo figli di Dio”. Di qui l’invocazione: “Vieni in nostro aiuto perché siamo meravigliati di tutto quello che l’uomo può fare” per trasformare il mondo “in un giardino di pace, concordia e dialogo” ma “siamo anche pieni di angoscia perché questo stesso uomo può trasformare il mondo in un cumulo di macerie”. “Quando si abbandonano e calpestano gli innocenti e crescono i martiri giorno dopo giorno, e quando il freddo glaciale dell’indifferenza si fa presente in tanti uomini, vogliamo esser protesi verso Dio”. La cantante israeliana Noa ringrazia Papa Francesco perché con gesti e parole “dà nuovo senso alla parola ‘Ama tuo fratello come te stesso’” e interpreta “Shalom Shalom”. Nel corso dell’esecuzione, su un sottofondo musicale vocalizzato, vengono richiamate le parole del Pontefice in occasione dell’incontro con Shimon Peres e Abu Mazen nei Giardini Vaticani, l’8 giugno 2014: “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro”.

Simone Caffarini: