“Obiettivo principale di questo lavoro è quello di fornire materiale che speriamo possa essere utile ad approfondire la conoscenza dell’Islam da parte dei cristiani: pur non avendo affatto la pretesa di essere esaustivo, coltiva però la speranza di suscitare interesse e di contribuire a creare una mentalità di dialogo”. È quanto si legge nella nota dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei che presenta le “schede teologiche-pastorali per una conoscenza più approfondita dell’Islam”. Il lavoro è frutto di un gruppo di esperti che ha curato la stesura di una serie di sussidi tematici privilegiando “un linguaggio semplice e non accademico”.
Alcune delle schede sono già disponibili in rete, all’indirizzo www.chiesacattolica.it/ecumenismo: si possono già scaricare una introduzione del vescovo di Pistoia, monsignor Mansueto Bianchi, che presenta il progetto insieme a una prima scheda dedicata al dialogo e a una seconda sul tema dell’alimentazione. Il progetto, a poco a poco che il materiale sarà ulteriormente arricchito, prevede in una fase successiva la pubblicazione e distribuzione delle schede anche in forma cartacea. Tra i temi previsti per le prossime schede: salute e lavoro, giustizia e scuola, carceri e condizione della donna.

 

“Uno dei grandi fenomeni recenti – scrive nell’introduzione mons. Bianchi – che, per la sua novità e la rapidità con cui si è prodotto, ha trovato gli italiani – anche cattolici – poco preparati a gestirlo con saggezza e cogliendone allo stesso tempo le opportunità è quello della pluralizzazione delle presenze religiose. Esso dipende certamente ma non esclusivamente dal processo migratorio. Scoprirci inadeguati di fronte a nuove sfide, che si moltiplicano e si accavallano talvolta caoticamente, non deve indurci alla passività né alla rassegnazione. Occorre una maggior consapevolezza di ciò che accade e una conseguente assunzione di responsabilità”.

 

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