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Montedinove, la riflessione mensile di Padre Giancarlo Corsini

Padre Giancarlo CorsiniDi Lauretanum

MONTEDINOVE – L’appuntamento con la Parola di Dio, e precisamente con la Prima Lettera dell’Apostolo San Paolo ai Corinzi, si è tenuto puntualmente anche in questo mese di aprile, subito dopo le Festività pasquali, come sempre nel Santuario di San Tommaso di Canterbury, a Montedinove.
A guidarlo, come già nelle altre cinque volte precedenti, l’appassionata conoscenza delle Sacre Scritture del Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali delle Marche, Padre Giancarlo Corsini.

Presenti i Fedeli delle Parrocchie della Vicaria della Beata Maria Assunta Pallotta, ai quali già per il secondo anno il Superiore francescano sta rivolgendo queste sue Lectiones Divinæ, seguendo l’invito del nostro Vescovo Carlo ad approfondire in questo anno la conoscenza e la riflessione su questo fondamentale testo paolino, che ci presenta aspetti essenziali della nostra fede, come la predicazione del Crocifisso, al capitolo primo, versetto ventitré. Stavolta però l’attenzione del relatore si è soffermata evidentemente sulla tematica prettamente pasquale della Resurrezione; difatti, dopo l’invocazione allo Spirito Santo, chiedendo che sia proprio Dio ad aprire il nostro cuore e a illuminare la nostra mente all’accoglienza della sua Parola, è stato proclamato dallo stesso Padre Giancarlo il brano del capitolo quindicesimo, fin dal primo versetto. La meditazione è stata affrontata in due momenti distinti, per permettere a tutto l’uditorio di addentrarsi poco a poco nella contemplazione della realtà nuova della Resurrezione dai morti, realtà con la quale persino gli Apostoli, come le donne e gli altri discepoli, hanno faticato a familiarizzare, andando come a tentoni nell’incontro con il Crocifisso Risorto, che il invitava, come invita noi oggi, a fare esperienza del suo vivere in eterno.

“Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, – scrive San Paolo – quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici”. La nostra Fede ha bisogno di questa trasmissione per credere alla Resurrezione: noi speriamo in qualcosa che non abbiamo visto proprio per la fiducia che riponiamo nella testimonianza di testimoni che riteniamo credibili. L’appuntamento è per tutti i partecipanti nel prossimo mese di maggio, come sempre la sera del secondo Giovedì.

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