“Penso con tristezza in particolare a quelle zone, come quella di Aleppo, che cento anni fa furono approdo sicuro per i pochi sopravvissuti”, ha detto Francesco nel discorso rivolto oggi al Sinodo patriarcale della Chiesa armeno-cattolica, ricordando che “tali regioni, in questo ultimo periodo, hanno visto messa in pericolo la permanenza dei cristiani, non solo armeni”. “Il vostro popolo, che la tradizione riconosce come il primo a convertirsi al cristianesimo nel 301 – ha proseguito il Papa – ha una storia bimillenaria e custodisce un ammirevole patrimonio di spiritualità e di cultura, unito ad una capacità di risollevarsi dopo le tante persecuzioni e prove a cui è stato sottoposto”. Di qui l’invito “a coltivare sempre un sentimento di riconoscenza al Signore, per essere stati capaci di mantenere la fedeltà a Lui anche nelle epoche più difficili”.