Foce di Montemonaco

Aggiornamento: L’Ansa informa che: “Nove delle persone rimaste isolate a Foce di Montemonaco da una valanga di neve sono state portate in salvo dall’elicottero del Corpo Forestale dello Stato, che è riuscito ad atterrare in un campetto. Le due persone più anziane (di 80 e 78 anni) non volevano lasciare le loro case, ma il sindaco Onorato Corbelli, che era a bordo con il personale del Cfs, li ha convinti. A Foce è rimasto solo un trentacinquenne: il velivolo ha portato anche del carburante per il gruppo elettrogeno.
Le operazioni di soccorso sono state rese particolarmente complesse dal vento forte, dal rischio valanghe e dall’accumulo di neve fresca a terra. Due i viaggi effettuati dall’elicottero AB 412 partito dalla base di Rieti. Tra le prsone soccorse, anche 2 cardiopatici e 4 tursti. Saranno ospitati temporaneamente in albergo. Ieri una seconda valagna aveva abbattutto un traliccio e il gruppo era rimasto senza elettricità e al freddo.  Sul posto il VQAF Roberto Nardi,  personale del Cfs, del Comune, della protezione civile regionale e carabinieri”.

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MONTEMONACO – Continuano i problemi legati al maltempo in Diocesi.

A Foce di Montemonaco a causa di una valanga la strada che segue il neonato fiume Aso in direzione della Strada Provinciale 83 e di Montemonaco è interrotta, isolando la frazione posta a quasi 1000 m di altitudine e punto di partenza per le escursioni verso il Lago di Pilato e il Monte Vettore.

Quattro turisti in vacanza sui Sibillini, e altrettanti residenti, tra i quali 3 anziani sono attualmente isolati, e con un’autonomia energetica limitata a circa 48 ore. Le operazioni di soccorso sono scattate nella mattinata con la partenza di un elicottero del Corpo Forestale dall’aeroporto di Rieti, che a causa delle condizioni meteorologiche riscontrate durante il sorvolo degli Appennini, con scarsa visibilità e vento di oltre 50 nodi, ha costretto i piloti al rientro, ma già da oggi, a partire dalla tarda mattinata sarà effettuato un nuovo tentativo per portare in salvo le persone rimaste isolate.

Intanto gli uomini della Forestale della Stazione di Montemonaco, stanno cercando di ripristinare la viabilità e fornire un costante supporto alle popolazioni colpite dalle abbondanti nevicate. Aiutando anche con l’ausilio di pale da neve le persone anziane della località ad uscire dalle case e procurarsi i beni di prima necessità. Anche gli esperti neve e valanghe del Centro Settore Meteomont di Visso (Mc) stanno effettuando sopralluoghi in zona per valutare eventuali ulteriori criticità.

Dalle prime informazioni che ci giungono sembrerebbero le persone coinvolte hanno rassicurato i soccorritori sulla loro incolumità.

Timidamente va verso la conclusione l’energica ondata di maltempo che ha fatto rivivere alla Diocesi gli incubi di 4 anni fa, ma i disagi continuano ad essere seri, soprattutto nelle aree montane dove nelle zone più elevate sono stati raggiunti anche i 4 metri di neve e numerose persone sono rimaste senza elettricità. Oltre un metro di neve è caduto a Montemonaco Capoluogo e sopra gli 800 metri di altitudine.

Un contesto climatico che si sposa perfettamente con le valanghe, il cui rischio potrebbe aumentare in caso di aumenti di temperature. A tal proposito, Meteomont prevede per oggi e per domani 8 marzo un rischio valanghe di livello 3 su 5, quindi marcato, su tutta l’area dei Sibillini.

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