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A tu per tu con Rando Angelini, sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata

Di Sara De Simplicio

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Piazza Umberto I e il palazzo municipale da sempre assistono all’avvicendarsi delle tante amministrazioni che, negli anni, hanno “abitato” il Comune e si sono occupate di Sant’Egidio alla Vibrata e dei suoi cittadini.

L’anno scorso, però, la “staffetta” si è interrotta e l’amministrazione firmata Rando Angelini è rimasta al posto di comando: le ultime elezioni comunali, quelle di maggio 2014, hanno, infatti, riconfermato quello che già era stato sancito nelle elezioni del 2009.
Per tracciare un bilancio degli ultimi anni abbiamo incontrato il Sindaco, l’architetto Rando Angelini, che ci ha aperto le porte del suo ufficio al primo piano del Comune.

Sig. Sindaco, questa è la seconda pagina della sua amministrazione. Rispetto alla prima, quali sono le scelte che confermerebbe e quali, se ci sono, non rifarebbe? E quale aggettivo descrive meglio la sua giunta?
Rifarei tutto, niente escluso, però migliorandolo. Credo che un sindaco debba innanzitutto confrontarsi con i cittadini e di conseguenza agire con l’obiettivo di soddisfare le loro aspettative, anche modificando e migliorando il proprio operato. Non si finisce mai di imparare; per questo, l’aggettivo che sceglierei per la mia amministrazione è dinamica: si, sempre in evoluzione e in movimento, con l’orecchio teso alle richieste dei cittadini.

Quali sono oggi le vostre priorità?
Senza dubbio la manutenzione del territorio, il che significa sia la risoluzione di problematiche legate ai cambiamenti climatici, come il rischio di allagamento, sia la messa in sicurezza delle strade, con il rifacimento dei marciapiedi per la salvaguardia dei pedoni, e l’inserimento di altri dossi al fine di rallentare la velocità dei veicoli nelle aree più sensibili.

Se dovesse presentare su un biglietto da visita il suo operato fino ad oggi, quale progetto sceglierebbe per  rappresentarlo?
Il progetto di cui vado più orgoglioso, e che è stato anche finora quello principe della mia amministrazione, è il Progetto Tesla 2020, cioè l’opera di riqualificazione, di innovazione tecnologica e di risparmio della pubblica illuminazione, del servizio energia e di videosorveglianza.

Il progetto, iniziato nel 2013, è il frutto di un project financing di un terzo soggetto, un’azienda che ha deciso di investire più di 2 milioni e mezzo di euro sul nostro territorio: un progetto di massima convenienza, dunque, che non va ad incidere sul patto di stabilità e che è a costo zero per i nostri cittadini. I lavori sono già a buon punto: si prevede la sostituzione di un totale di 1000 punti luce con lampade ad alto risparmio energetico e la messa in sicurezza degli impianti, con una riqualificazione anche architettonica delle piazze e dei luoghi di aggregazione, già avviata in diverse zone, dove la luce è divenuto l’elemento dominante. La sostituzione delle luci gialle a favore di quelle bianche a LED garantisce innanzitutto un risparmio a livello energetico e ambientale dato che riduce l’inquinamento climatico perché limita l’emissione di CO₂ nell’atmosfera, in linea con gli indicatori del PAES (Patto d’azione per l’Energia Sostenibile); inoltre, esse conferiranno alle zone interessate un aspetto più brillante e naturale e l’aumento della luminosità produrrà anche un effetto positivo sulla sensazione di sicurezza.

Il servizio, inoltre, è tecnologicamente all’avanguardia poiché garantisce un controllo remoto degli impianti e quindi una massima efficienza: è disponibile, infatti, un numero verde attivo 24 h su 24 attraverso il quale i cittadini possono segnalare eventuali disservizi o malfunzionamenti che, prontamente, verranno ripristinati. C’è da sottolineare, inoltre, che anche la provincia di Teramo sta portando avanti un progetto simile, denominato Paride, che coinvolgerà tutti i comuni e che si ispira proprio, seguendone la scia, al nostro progetto Tesla. Possiamo dire, quindi, con un pizzico di orgoglio, di essere stati i primi a dare l’esempio e di essere ora il comune da imitare.

Comunque c’è ancora altro lavoro da fare: questo è un progetto work in progress, che ha bisogno di continue analisi, aggiornamenti e valutazioni sulle tecnologie in uso, cioè verificare se sono al passo con i tempi e non sono, col passare dei mesi, divenute già obsolete. Un progetto che durerà fino al 2020, sempre da migliorare e sempre in evoluzione, come d’altronde è nello stile della nostra amministrazione.

Inviaci la tua domanda che vorresti fare al Sindaco alla mail settimanaleancora@gmail.com

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