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Papa Francesco: annunciare “il Vangelo in povertà”

Annunciare il Vangelo “in povertà” perché “la salvezza non è una teologia della prosperità”.
È insegnamento di ieri di Papa Francesco nella Messa a Casa Santa Marta, riprendendo lo stile che devono assumere i suoi inviati al popolo: non portate “né pane, né sacca, né denaro nella cintura”. “Questa – ha detto il Papa – è la missione della Chiesa: la Chiesa che guarisce, che cura”. Bergoglio ha quindi ripreso l’espressione più volte usata della Chiesa “ospedale da campo” per “guarire le ferite del cuore, aprire porte, liberare, dire che Dio è buono, che Dio perdona tutto, che Dio è padre, che Dio è tenero, che Dio ci aspetta sempre”. Mai, però, dimenticare il dovere dell’annuncio evangelico, perché “quando dimentichiamo questa missione, dimentichiamo la povertà, dimentichiamo lo zelo apostolico”, “la Chiesa lentamente scivola in una ong e diviene una bella organizzazione: potente, ma non evangelica, perché manca quello spirito, quella povertà, quella forza di guarire”. “Quale sarebbe – ha aggiunto – la lode più bella per un apostolo? ‘È stato un operaio del Regno, un lavoratore del Regno’. Questa è la lode più grande, perché va su questa strada dell’annuncio di Gesù: va a guarire, a custodire, a proclamare questo lieto annuncio e questo anno di grazia. A fare che il popolo ritrovi il Padre, a fare la pace nei cuori della gente”.

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