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Lui conosce i volti e i cuori

I cristiani, in ogni angolo del mondo, vanno incontro al Natale con l’animo colmo di gratitudine. Noi ci siamo ancora. Il nostro Dio ha consentito che potessimo, nella libertà che ci ha donato, continuare a credere in Lui, a provare a camminare sulle sue orme, a rendere testimonianza alla sua vita. La nascita a Betlemme di un bambino povero fra i poveri ci riconsegna alla nostra naturalità, ci fa amare la nostra creaturalità, ci fa apprezzare la nostra libertà. Quella libertà di cui spesso abusiamo e che dimentichiamo essere negata in tanti angoli del mondo.
È proprio a quei cristiani, ma anche a tutti gli uomini e le donne, alle bambine e ai bambini, a quelli non ancora nati che va oggi il nostro pensiero. A tutti quelli che ancora soffrono a causa della giustizia, per l’odio tra fratelli o per le guerre; agli schiavi moderni e agli oppressi dai regimi; agli uomini e alle donne che ogni giorno devono duramente guadagnarsi il pane quotidiano. Noi sappiamo che Gesù torna a nascere per tutti noi e non dimentica nessuno. Conosce il volto di tutti e di ciascuno. E anche il cuore.
Noi non li conosciamo, ma abbiamo il dovere di amarli. Tutti e ciascuno.
Buon Natale!

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